Venerdì 25 novembre 2016 all’età di 90 anni è mancato Fidel Castro, il leader della rivoluzione cubana.
Mentre i governi dell’occidente si interrogano se partecipare o meno ai funerali il prossimo 4 dicembre e come pronunciarsi di fronte a un evento che, loro malgrado, ha conquistato l’attenzione mondiale, i cubani da giorni si alternano compostamente nelle piazze per celebrare le spoglie mortali di colui che considerano il padre della patria.
E poiché da questa parte del mondo è complesso avere un punto di vista autonomo da coloro che la storia pretendono di descriverla e di raccontarla dal punto di vista dei vincitori temporanei dello status quo mondiale, anni fa ho sentito il bisogno di raccontare ciò che avevo vissuto e visto e ascoltato.
Vi basteranno 48 ore. Il tempo di leggere il mio diario di due viaggi a Cuba all’inizio degli anni duemila.
Raccontarli è stato un percorso complesso e doloroso, lo capirete meglio leggendo.
Ho fiducia che molte delle cose che troverete nel diario di viaggio Il Futuro di Cuba C’è potranno fornire ipotesi e tracce di riflessione a chi oggi ancora si ostina a domandarsi e dubitare.
O si interroga sul perché la gente da Cuba non è affatto fuggita in massa e come mai oggi molte donne e uomini piangono Fidel e sostengono, con incredibile forza e fermezza, che “La rivoluzione va avanti“.
La tesi che ho sostenuto è facilmente deducibile dal titolo che scelsi per questo diario di viaggio. Un titolo che considero ancora attuale e il cui contenuto penso si spieghi da sé.
Per come la vedo io, è sempre un buon momento per capire, non perdete il vostro. Potete scaricarlo subito da Amazon direttamente a questo link Il Futuro di Cuba C’è
Conoscere davvero la realtà cubana, il modo migliore per ricordare chi è stato e chi sarà sempre Fidel.
Naturalmente sarà bello conoscere le vostre opinioni, meglio se scritte su questo blog. Altrove i commenti passano, mentre qui potranno essere conservate e rese disponibili sempre, contribuendo ad arricchire l’analisi di ciascuno di noi.
E’ poca cosa per voi, ma per me, autrice del diario di viaggio, sarà una grande gioia poter conoscere la reazione che ciò che scrivo produce in ciascuno di voi che leggerete.
Per ultimo lascio il mio miglior augurio. Sì, lo so che sono in netto anticipo, ma poi nel marasma degli ultimi giorni rischierebbe di perdersi tra molti.
Siate donne e uomini consapevoli
e vi accompagnerà la forza e, forse, anche la felicità
Buone feste,