Negli ultimi anni ho incontrato molti velisti davvero appassionati.
Alcuni di loro hanno cominciato a navigare già da bambini, pochi hanno continuato a farlo, ogni volta che è loro possibile.
Ma ancora meno sono coloro che ne hanno fatto la ragione della loro stessa esistenza, vivendo la barca come una scuola di vita, per se stessi e per gli altri. Ecco, questo sei tu Giorgione.
Sai cosa mi piaceva più di ogni altra cosa di te? La tua passione e la voglia di trasmetterla ai più giovani. Te lo sei meritato l’appellativo di veterano fireballista che la classe ti ha assegnato, lo sanno bene i tuoi ragazzi.
Sunsierei, il tuo Fireball, è stato testimone di questa tua passione, che hai trasmesso a tutti coloro che a bordo ci sono saliti, non senza aver prima ascoltato i tuoi suggerimenti, sempre pertinenti, mai fuori luogo.
Che poi come diavolo facevi ad entrarci in una barca così piccola e stretta… solo tu lo sai.
Vedrai, solleveremo insieme ancora una volta l’ultima coppa di prosecco. Te la godrai da lassù, osservando la regata più attesa, quando i “tuoi” Fireball spiegheranno le loro vele sfidando i venti bizzarri di Viverone.
Non si porteranno mai via il ricordo più bello: te che ti aggiri sorridente tra la darsena e lo scivolo, con il cappello al contrario, gli occhiali scuri, braghette corte.
Perché un marinaio dopo aver navigato e mari e laghi, poi, non smette mica. Naviga il cielo, dove il vento è sempre fresco e costante e l’andatura è sicura.
Un marinaio surfa le stelle
Da parte di tutti i tuoi amici.
Ciao Giorgione