Scrittura creativa

Recensioni da uno sconosciuto

 

A volte sono le parole di uno sconosciuto che ci fanno vibrare il cuore.

A me è successo quando ho letto le recensioni sul sito di Amazon dove è in vendita il mio racconto breve “Mare di notte“.

Sono così belle che ho voglia di condividerle con voi.

Cliccate questo link.

Legegrle per me è stata un’aitentica gioia.

Come ricevere un regalo da uno sconosciuto.

 

Recensioni da uno sconosciuto

 

Sul mio racconto più intenso, quello in cui ho messo tutto il mio amore per il mare e un ricordo che ancora mi tocca nel profondo, ho trovato su Amazon  8 recensioni.

Taluni hanno l’abitudine di regalare i romanzi o i racconti chiedendo in cambio una recensione positiva.

Di solito sono le cinque stelle canoniche quelle che l’amico/a di turno ti riserva, perché a volte non è nemmeno facile dire di no.

Queste 8 recensioni sono per me preziosissime perché sono di persone che assolutamente non conosco. 

Il che mi procura un certo rammarico perché vorrei raggiungerle e ringraziarle per essersi prese la briga di leggere qualcosa scritto da qualcuno che non hanno mai conosciuto.

Ma questo è il bello dello scrittore, incontrare persone che mai avresti immaginato di incontrare!

Non ho altro modo, fatta eccezione per la funzione di risposta sul sito di Amazon, per ringraziarle tutte se non quello di dedicare loro questo post.

Non solo perché sono molto positive , ma prché mi hanno offerto spunti di riflessione e differenti punti di vista su questo racconto che avevo presentato al concorso Gente di mare due anni fa e che mi aveva dato molte soddisfazioni, essendo giunto tra i dieci finalisti del concorso.

Forse, dopo aver letto il mio racconto, potresti lasciarne una positiva anche tu, se ti va. Se ami il mare e gli animali, non resterai deluso  😉

 

Il mio racconto da un altro punto di vista

 

Tra tutte, una ha generato in me un’ulteriore riflessione.

Accogliendo la critica del “troppo breve”, mi sono peritata nel modificarlo e revisionarlo, facendolo diventare qualcosa di più completo.

Complice la lunga estate calda del blog,  ho rimesso le mani su “Mare di notte” e sono felice di annunciarvi che presto diventerà un racconto coi fiocchi e sarà disponibile sugli store on line nella sua nuova versione più lunga.

Non vedo l’ora di presentarvelo!

Per il momento mi riservo di riflettere su un tema che non avevo mai considerato e che oggi vi rivelo conuna domanda:

come reagite quando ricevete recensioni da uno sconosciuto?

E con le critiche pubblicate on line, come ve la cavate?

 

Leggi anche

Come reagire a una pessima recensione 

Presentare un libro al pubblico: come gestire le critiche           

 

17 Comments

  • Banaudi Nadia

    Bene felice di saperti al lavoro, ti annoi mai?
    Quando arrivano recensioni critiche e strutturate sono sempre un momento utile a crescere. L’emozione è palpabile, e fino a che non si scopre se il libro ha raggiunto il gusto del lettore, si freme impazienti.
    Immagino bene quanto devi esserti sentita felice tu. Ma io mi domando, ci si fa mai l’abitudine? Credo di no, è come ricevere un complimento, non si può fare a meno di arrossire o compiacersi.

    • Elena

      Ciao Nadia, ehm no nella mia vita mi sono annoiata davvero pochissime volte :). Mi sorprendono sempre le parole scritte da uno sconosciuto. Il nostro desiderio è di essere letti e apprezzati da un numero il più vasto possibile di persone, e in effetti quando capita è davvero molto bello.
      Ho capito quanto sia apprezzabile, intendo essere più generosa a mia volta, senza naturalmente forzare il giudizio. Non c’è niente di peggio che qualcosa di non autentico. E poi, si capisce fin troppo bene….
      Un abbraccio

  • mariateresasteri

    Il troppo breve magari può essere letto anche come un complimento, no? Del tipo, avrei voluto continuasse perché mi piaceva leggerti…
    Sono comunque felice di saperti all’opera, segno che questo racconto per te ha ancora molto da dire e da dare.
    E del romanzo in revisione che ne è stato?
    Un abbraccio

  • Rosalia pucci

    Che bello ricevere delle recensioni positive! Immagino la tua gioia. Dopo tanta fatica tra scrittura e revisione sapere che qualcuno apprezza il tuo lavoro, è una bella iniezione di fiducia

    • Elena

      Ciao Rosalia, si una gioia. Il bello dello scrivere e del pubblicare è che da qualche parte qualcuno, di cui non sai assolutamente nulla, ti legge e ti apprezza… Ma anche le recensioni degli amici sono importanti. Anzi, sono fondamentali

  • Sandra

    Come dice Nadia, del resto ne abbiamo parlato a Diano, le critiche costruttive e strutturate anche se evidenziano aspetti poco riusciti ci aiutano a migliorare, quelle che invece più che critiche sono opinioni un po’ gratuite sono irritanti. Un caro saluto.

    • Elena

      Ciao Sandra, con una buona dose di umiltà ma anche di autostima e consapevolezza si può cogliere in ogni commento qualcosa di utile a migliorare la propria scrittura. Io non capisco le recensioni del tipo : “non mi ha detto niente, non è il mio genere ” perché mi lasciano sempre la sensazione che siano scuse per affossare qualcuno o qualcosa gratis… PS : a Diano è successo qualcosa proprio di speciale, la prossima volta voglio venire anch’io!!!

  • Grazia Gironella

    Sono subito andata a scaricare il tuo racconto. 🙂 Con le critiche adotto il metodo lascia raffreddare – cerca di capire se c’è del vero – agisci di conseguenza. Senza la prima fase, non riuscirei ad avere una visione equilibrata della critica. Un altro problema è che spesso le persone commentano favorevolmente a voce, o via mail, ma le recensioni non le scrivono. Problemi di tempo, si dice, ma una recensione richiede pochi minuti; comunque posso tacere, visto che è capitato anche a me di comportarmi così in passato.

    • Elena

      Grazie, in rete c’è ancora la vecchia versione perché la nuova la sto ultimando… In ogni caso non vedo l’ora di sapere che ne pensi.
      Su quanto dici, a proposito di recensioni mai scritte… Non è ancora mio avviso una questione di tempo ma di cura per ciò che abbiamo letto. La cura e l’attenzione per molti è impegnativo, pesante, fastidioso. Peccato. Io da quando scrivo ho imparato a offrire un gesto carino in cambio di niente. Genera molta gioia, che poi torna

  • Marina

    Cara Elena, non credo che la brevità di un racconto ne limiti il valore. D’altronde scriviamo sui blog, dove la brevità si vuole padrona, imponendo la sfida ogni volta! Non e’ in quante parole lo dici, ma cosa e come riesci a trasmetterlo, esprimendo qualcosa di te che ha voglia di uscire…
    In che senso intendi rendere questo racconto “piu’ maturo”?
    Forse qualcosa, nel tuo mare, é cambiato…
    😉

    • Elena

      Cara Marina mi fai una domanda difficile. La mia scrittura è cambiata, il mio modo di guardare alle cose anche. Lo so, sembra paradossale, ma è così. Il confronto estivo è con o lettori e lettrici del blog è stato in qualche modo illuminante… Ha cambiato la prospettiva da cui guardavo un racconto, compreso Mare di Notte. Credo anch’io che se si ha qualcosa da dire a volte farlo con poche parole è un vantaggio. Certo che il racconto non è un genere per ogni lettore, così come non è un genere per ogni scrittore. Tu ti ci sei già cimentata, oltre al tuo blog, ovvio?

      • marina serafini

        Oddio, veramente non so se la scrittura breve sia un vantaggio, dipende da chi scrive! E’ un modo, e non credo valga di più o di meno di altri. Sono curiosa di sapere in che senso hai cambiato il modo di vedere il tuo racconto ( dato che l’ho letto). A me capita di rileggere cose a distanza – scritte da me o da altri – e di sentirle più o meno vicine al mio sentire. Mi è capitato di scrivere cose e di buttarle via a distanza di tempo, questo si. Sostanzialmente si trattava dell’espressione di un mio modo di sentire e di vivere proprie di quel periodo: fasi esistenziali, chiamiamole così. Se le ho buttate è perchè non mi dicevano più nulla, non le sentivo più mie. Ero in un’altra fase. Per questo ti chiedevo se qualcosa, nel tuo mare, è cambiato…

        • Elena

          Io credo piuttosto Marina di aver imparato ultimamente cose talmente nuove e urgenti da rendermi impossibile non applicarle a ciò cui tengo. Questo racconto mi rappresenta molto perché racconta ciò che ho scoperto del mare : la sua grande capacità di fare chiarezza dentro di me e di lavare via le mie ferite. Grazie per esserci, un abbraccio

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