Sono contenta di aver letto ” Càscara”, l’ultimo romanzo di Elena Ferro, eppure quasi quasi mi dispiace averlo finito, avrei continuato a leggere le storie di Michelino, Filomena, Alice, Justicio e delle varie famiglie, curiosa di conoscere il seguito della vita di ciascuno di loro.
Càscara sarebbe, anzi è un luogo inventato, ma la scrittura di Elena lo rende così reale che è facile avercelo negli occhi o anche andare a cercarlo negli angoli remoti della propria memoria per i colori, le costruzioni, la vegetazione, la natura, le pietre, il mare e persino gli odori.
Magia della scrittura sentita e netta: gli ambienti riescono familiari e vicini fin dalle prime pagine, la vita scorre con naturale continuità e segnata da dolori e cicatrici, su cui prevalgono tenaci volontà e speranze di futuro.
Ringrazio Elena, perché il suo libro rappresenta con perfetto realismo un mondo di sofferenza e dignità, in cui prevale e da cui parte inarrestabile il messaggio di giustizia ed emancipazione per tutti, grazie all’iniziativa e al coraggio delle donne. Una grande lezione. Questa storia potrebbe anche ispirare la trama di un film, mi piacerebbe tanto.
Il bel disegno in copertina di Simona Fabiani interpreta il filo conduttore della storia.
Grazie Silvana ❤️
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