Bentrovati velisti del blog! Oggi parliamo di arrivi, classifiche e punteggi.
Vi vedo dal barchino del Comitato di Regata quando passate la linea di arrivo (liberandola….)…
Qualcuno si stira, altri stappano il prosecco, altri ancora si guardano attoniti intorno per capire se han tagliato correttamente il traguardo. Sì,siete proprio arrivati, bravi!!!!
Ma si suona o no quando una barca taglia il traguardo?
Innanzitutto perché una barca sia correttamente arrivata occorre che abbia ottemperato alla definizione di arrivo.
Da Regolamento di Regata 2017-2020:
Una barca arriva quando qualsiasi parte del suo scafo, equipaggio o attrezzatura in posizione normale, taglia la linea di arrivo dal lato del percorso. Tuttavia, essa non è arrivata se, dopo aver tagliato la linea di arrivo essa
- (a) esegue una penalità come da regola 44.2,
- (b) corregge un errore come da regola 28.2 compiuto sulla linea, o
- (c) prosegue nel compimento del percorso.
Se una barca che sarà classificata in tempo reale giunge per prima al traguardo e ha ottemperato alla definizione di arrivo, il Comitato di Regata può suonare una volta sola in segno di saluto. E’ molto apprezzato dai regatanti, dunque se è possibile è a mio giudizio corretto farlo.
Tuttavia tale suono non dovrà essere effettuato in caso di classifiche a tempi compensati (non è detto che chi arriva primo in tempo reale sia davvero primo in classifica, una volta applicato il compenso) o in caso di mancata ottemperanza della definizioni di arrivo sopra richiamata.
Un esempio? Un OCS che non abbandona la gara, se taglia per primo si accorgerà definitivamente che ha infranto la regola 30.
Altre tips a questo link “Regolamento di Regata un passo alla volta”
Ma come si fa una classifica?
Vediamo ora come si costruisce la classifica di una regata. Innanzitutto dovete andare a recuperare l ‘Appendice A del Regolamento di regata 2017-2020 (mi raccomando, che sia quello più recente, World Sailing aggiorna il suo regolamento ogni quattro anni, l’ultimo è appena uscito).
Poi dovete consultare le Istruzioni di Regata (regola 90.2), compilate dal Circolo Organizzatore e pubblicate dal Comitato di regata, che le verifica in ultima istanza e ne è responsabile.
In questo documento i regatanti trovano, di norma, il riferimento per il punteggio e la costruzione della classifica che è proprio quello descritto nell’Appendice A di cui sopra.
Il punteggio minimo prevede un punto al primo classificato, due punti al secondo, tre punti al terzo e così via, questo per ciascuna classe.
Chi non parte, non arriva o è stata squalificata, verrà classificato con un punteggio pari al numero totale degli iscritti alla serie più 1.
Perché ci sia una classifica la prova non deve essere stata annullata, mentre saranno classificate le barche che hanno compiuto, correttamente, il loro percorso. Ma quando avviene? Quando una barca è arrivata?
Regola 28.2 – Un filo che rappresenti la scia della barca dal momento in cui essa si avvicina alla linea di partenza per partire fino a quando arriva, deve, dopo tesato
- lasciare qualsiasi boa dalla parte prescritta e nell’ordine corretto;
- toccare qualsiasi boa da girare; e
- passare tra le boe di un cancello dalla direzione della boa precedente.
Essa (la barca) può correggere qualsiasi errore per ottemperare a questa regola a meno che non sia arrivata.
Capito? No, non dovete portarvi dietro un bel filo di lana rosso….quello serve solo per segnare il vento… ;).
E se la barca si ritira dopo l’arrivo o è stata squalificata?
Tutte le barche con posizione in classifica successiva devono avanzare di una posizione. Chi invece non termina la prova…. beh, almeno ha partecipato, e verrà classificato DNF, che in termini di punteggio significa il numero degli iscritti più uno.
Qualche regata potrebbe avere dei compensi, questo per mettere alla pari barche con prestazioni diverse, vedasi ORC di cui abbiamo già parlato (vi invito a darvi una rinfrescata qui e qui).
E quando si arriva a terra?
Beh, disarmate le barche, datevi una rinfrescata, e portatevi presso la sede della premiazione. Lì di solito i commenti e i racconti epici non mancano. E dopo le coppe o i trofei, i velisti affamati in genere si lasciano andare al buffet.
Perciò, non andate via offesi perché magari non è andata proprio bene bene come ve l’aspettavate… Restate fino alla fine. Non è come il terzo tempo nel Rugby ma poco ci manca.
Forse dobbiamo imparare a non mollare mai e a godere le cose fino in fondo. Perché anche la vela è scuola di vita.
2 Comments
Systemystapazzo
Ops… c’è un errore: hai un link non corretto.
Esattamente dove scrivi: “Qualche regata potrebbe avere dei compensi, questo per mettere alla pari barche con prestazioni diverse, vedasi ORC di cui abbiamo già parlato (vi invito a darvi una rinfrescata qui e qui).”
Sul secondo Qui il link punta a : https://www.elenaferro.it/wordpress/vele-bagnate-vele-fortunate-al-triangolone-di-monvalle/
invece di puntare a: http://elenaferro.it/vele-bagnate-vele-fortunate-al-triangolone-di-monvalle/
Buon segno, no? vuol dire che i lettori del tuo blog ci sono 🙂
Elena
Ti adorooooo Sistemista pazzo! Grazie per la dritta marinaio! Felice che ci siate, siate attenti e che mi diate una mano quando sfugge qualcosa…. Grazie, conto su di te! 🙂