Abbiamo appena visto le DP e la discussa bandiera Delta entrata a pieno titolo nel nuovo Regolamento di regata 2017-2020.
Oggi ci occupiamo di lacune novità nella parte delle Definizioni, in cui sono presenti alcuni cambiamenti. I più significativi sono due:
- l’introduzione della definizione di “conflitto di interessi“
- il concetto di “persona di supporto“.
Definizione di conflitto di interessi nel nuovo Regolamento di Regata
Vediamo la definizione:
Una persona ha un conflitto di interessi se essa:
- Potrebbe guadagnare o perdere come risultato di una decisione alla quale essa contribuisce,
- Potrebbe ragionevolmente sembrare avere un interesse personale o finanziario che potrebbe influenzare la sua capacità di essere imparziale, o
- Ha uno stretto interesse personale in una decisione
Dobbiamo l’introduzione della definizione di conflitto di interesse, che sostituisce il concetto di persona interessata, alla necessità di aggiornare le Regole di Regata sulla base delle migliori pratiche in relazione al conflitto di interessi già approvate nel novembre 2014.
Il conflitto di interesse, presente nella sezione definizioni, riguarda specificamente l‘Ufficiale di Regata, in particolare in relazione alla protesta.
Le modifiche alla regola 63.4
Come conseguenza di questa nuova definizione, il nuovo RR sostituisce la vecchia definizione della regola 63.4 con la seguente:
63.4 Conflitto d’interessi
(a) Un membro del comitato delle proteste deve dichiarare qualsiasi possibile conflitto d’interessi non appena ne sia consapevole. Una parte dell’udienza che ritenga che un membro del comitato delle proteste abbia un conflitto d’interessi dovrà ricusarlo appena possibile. Un conflitto d’interessi dichiarato da un membro del comitato delle proteste dovrà essere inserito nel rapporto scritto previsto in accordo con la regola 65.2
(b) Un membro del comitato delle proteste con un conflitto d’interessi non dovrà far parte del comitato per quell’udienza, a meno che (1) tutte le parti siano consenzienti, o (2) il comitato delle proteste decida che il conflitto d’interessi è non significativo
(c) Qualora si debba decidere se un conflitto d’interessi è significativo, il comitato delle proteste dovrà considerare le opinioni di tutte le parti, il livello di conflitto, il livello dell’evento, l’importanza per ogni singola parte, e la percezione generale di equità.
(d) Tuttavia, per i principali eventi World Sailing, o per altri eventi come prescritto dall’autorità nazionale del luogo in cui si tiene l’evento, la regola 63.4(b) non si applica e una persona che ha un conflitto d’interessi non dovrà essere membro del comitato delle proteste.
Com’è evidente, si tratta di un chiarimento piuttosto preciso che introduce limiti alla composizione del Comitato delle Proteste, che in molte regate coincide con il Comitato di Regata.
Naturalmente ci sono spazi opzionali, anche perché nelle manifestazioni minori le risorse, umane, sono molto più limitate. La nuova definizione e le modifiche alle regole che ne sono scaturite consente dunque una certa flessibilità, utile ad adattare la regola ai singoli contesti.
Di nuovo un margine di discrezionalità, come abbiamo visto nello scorso articolo, Il nuovo Regolamento di Regata 2017-2020.
Ma quando un conflitto di interessi non è significativo?
Sembra che la strada sia il dialogo tra tutte le parti, il confronto, la percezione soggettiva e oggettiva.
Non si tratta dunque di un argomento di esclusivo appannaggio dei Comitati delle Proteste (CdP) ma degli Ufficiali di Regata nel loro complesso.
Questa novità è bene sia conosciuta anche dai regatanti. Non solo per una tutela nei loro confronti se protestati, ma anche in qualità di protestanti.
Quando un CdR o un CdP possono protestare?
L’introduzione del conflitto di interessi cambia anche un’altra regola, la 60, che norma il diritto a protestare, chiedere riparazione o agire in base alla regola 69. Significativa la modifica alla 60.2
Regola 60.2
Un comitato di regata può
(a) protestare una barca, ma non in seguito ad informazioni derivanti da una richiesta di riparazione o da una protesta invalida, o da un rapporto di una persona con un conflitto d’interessi diversa dal rappresentante della barca stessa;
Lo stesso chiarimento è inserito nella regola successiva, la 60.3, che regola appunto la prassi per le proteste da parte del CdP e nella 71.1: chi ha un conflitto di interessi non può partecipare in alcun modo alla discussione di un appello che riguardi ovviamente la regata in cui il conflitto di interessi si sia manifestato.
Dunque il protestato ha sempre l’interesse a conoscere l’andamento e la prassi che ha condotto un Comitato di regata a protestarlo, anche in ragione della nuova definizione di conflitto di interesse.
Nella pratica del nostro sport la protesta non è molto familiare alla maggior parte dei regatanti, è una delle ragioni per cui ogni tanto scrivo al proposito (vedi Protesto! 6 cose da sapere per arrivare all’udienza).
Eppure è proprio attraverso di esse che nella maggior parte dei casi non solo si dirimono questioni di equità e regolamentari, ma si contribuisce a chiarire e a modificare lo stesso assetto del RR in una direzione di maggior chiarezza, applicabilità ed equanimità.
Vista la definizione del RR, un conflitto di interesse riguarda esclusivamente un Ufficiale di Regata?
Come muoversi nella discrezionalità?
Come cambia l’appendice M – Raccomandazioni ai Cimitati delle Proteste
Inevitabilmente vengono introdotte nell’appendice dedicata alle raccomandazioni ai CdP le istruzioni o linee guida per “gestire” la nuova modalità del conflitto di interessi ed applicarla al meglio. Ecco un’altra novità:
M2.3 Valutare l’esistenza di conflitto d’interessi
Assicurarsi che tutti i membri del comitato delle proteste dichiarino ogni possibile conflitto d’interessi. Nelle manifestazioni di maggiore rilevanza viene solitamente richiesta una dichiarazione formale scritta, fatta prima che inizi la manifestazione, conservata con le registrazioni del comitato delle proteste.
All’inizio di ogni udienza, assicurarsi che tutte le parti siano consapevoli dell’esistenza di qualsiasi conflitto d’interessi dei membri del comitato delle proteste. Richiedere alle parti se accettano i membri, Se una parte non muove obiezioni appena possibile dopo che è stato dichiarato un conflitto d’interessi, il comitato delle proteste può considerare ciò come l’autorizzazione a procedere e questo dovrebbe essere registrato.
Se una parte muove obiezioni nei confronti di un membro, i membri rimanenti del comitato delle proteste devono verificare se il conflitto d’interessi è significativo. La valutazione dovrà tener conto del livello della manifestazione, del livello del conflitto e la percezione di imparzialità. Può essere accettabile bilanciare i conflitti fra i membri del comitato delle proteste. Una guida si può trovare nel sito web di World Sailing. Registrare la decisione e le motivazioni che hanno condotto alla decisione.
Nel caso di dubbio può essere preferibile procedere con un ridotto comitato delle proteste. Con l’eccezione di udienze riguardanti la regola 69, non è richiesto un numero minimo di membri del comitato delle proteste.
Quando viene presentata una richiesta di riparazione in base alla regola 62.1(a) e questa è basata su un’azione impropria o omissione di un organo diverso dal comitato delle proteste, un membro di quell’organo non dovrebbe essere membro del comitato delle proteste
Modifiche analoghe riguardano l’Appendice N – Giurie Internazionali, le quali generalmente, per via dell’alto livello delle competizioni in atto e delle conseguenti risorse disponibili, sono in grado di evitare più facilmente anche solo lontanamente un conflitto di interessi.
Per le nostre regate zonali è molto più complicato. Ciò non toglie che le nuove disposizione vadano applicate con coscienza e saggezza 🙂
In fondo un giudice è sempre un giudice.
Leggi anche Il nuovo Regolamento di Regata 2017-2020
2 Comments
Carlos Wenzel
Stiamo entrando in un campo minato…….. l’UdR dovrà usare molto bene la sua discrezionalità perché si cerchiamo il possibile conflitto d’interesse sono certo che ne troviamo a iosa. Il valutare quanto pesano in assoluto non è compito facile ed applicarlo porta dietro altri problemi…… tra gli’organizzatori degli eventi ci sono i circoli ed anche i suoi atleti….quelli che controllano i passaggi in boa sono di un circolo magari lo stesso dei regatanti…… Il beach master come gestisce la flotta? La nazionalità dei comitato di regata e proteste può essere in conflitto d’interesse verso i suoi connazionali regatanti?
speriamo che i “casi” e il buon senso facciano di guida per non cadere nella esasperazione
Elena
Un campo di regata minato dal conflitto di interessi 🙂 Sì, è una lama a doppio taglio. Di conflitti ne vedo anche io tanti, pensa ai CO e CdR… Però sono dell’opinione che una riflessione andasse introdotta. Quante volte abbiamo intercettato malumori delle flotte in regata? Insomma, io la penso così: più siamo chiari e trasparenti, meglio è. Ho fiducia nel buon senso ma va in qualche modo “codificato”…