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Epreuve Navigateur

E rieccomi a raccontarvi questo penultimo giorno di regate.

Oggi vale doppio perché recuperiamo una giornata in cui non abbiamo regatato per eccesso di vento (vedi articolo precedente). Dunque doppia regata (e doppio divertimento,   fatica, ecc ecc).

L’epreuve navigateur

La novità è l’ Epreuve Navigateur, una prova circolare in senso orario nei pressi dell’imbocco del canale di Sibenik, lunga circa 7/8 miglia, con percorso intorno a due isole.

La linea di partenza resta aperta due ore e c’è un tempo massimo per completarla. Gli equipaggi scelgono dunque quando partire.
Noi abbiamo calcolato un’ipotetica velocità in relazione al vento e alle miglia da percorrere e ci eravamo dati un tempo massimo entro il quale partire. Sí perché più tardi si parte meglio è per il punteggio. L’unico rischio è non arrivare.

Giunti per primi sulla linea abbiamo studiato il vento e tre quarti d’ora dopo siamo partiti. Leggermente in anticipo sull’orario target che ci eravamo dati. Non ci siamo fidati del vento e abbiamo fatto bene. Solo 3 barche sono arrivate nel tempo limite, noi secondi tra queste. Tutte le altre fuori.

Ma non abbiamo fatto una bella regata. Due volte abbiamo sbagliato rotta e corretto in corsa. Un errore che senza dubbio ci è costato il primo posto.

Può capitare certo, ma accidenti!

Mezz’ora dopo la chiusura del gate di arrivo dell’Epreuve, è partita la seconda regata. Posso essere sincera con voi? Ero distrutta.

Lavorare alle vele di prua con vento forte e poi scappare a prua a portare peso, fatto quelle decine e decine di volte, ammazza!
Io che faccio un lavoro piuttosto sedentario pago questa mia impreparazione fisica. Ma tant’è. S’ha da fare, e poi conoscete lo skipper 😉

Soprattutto nel primo lato dell’Epreuve abbiamo bolinato parecchio, forte!
Anja è tanto carina ma non bolina per niente, facciamo 10 gradi in meno delle altre barche…  Facciamo di tutto ma non cambia nulla .. Boh.

Seconda prova

La seconda regata fila liscia. La partenza è la stessa dell’Epreuve Navigateur ma è accorciata, sono solo 8 miglia. Le barche con mare formato e vento fresco sono in difficoltà al gran lasco.

Purtroppo qualcuno si fa male con la scotta di randa dopo una improvvisa strambata. Ma il pronto intervento dell’equipaggio e la rapidità dell’organizzazione mettono nelle condizioni migliori lo sfortunato velista.

Grazie alla disponibilità e alla competenza di un medico regatante, che ha seguito il caso personalmente assicurandosi che venissi offerta la migliore assistenza possibile, oggi siamo di nuovo tutti a bordo, sani e pronti per la regata.

Tanto per : abbiamo indossato i dispositivi individuali per la sicurezza per tutto il giorno. Ci si può sempre divertire, ma con attenzione, non dimentichiamolo.

Una nota di colore

Alla marina di Hramina, porto dove abbiamo passato la notte, ho fatto la prima doccia calda della settimana.
Qui va tutto a pannelli solari, viva la sostenibilità, ma in questo periodo fa piuttosto freddo e il cielo è spesso coperto, sicché….

Poi cena alla Tunga Re, una taverna nel centro del paese dove abbiamo già cenato due anni fa. Il posto è economico e accogliente e i tartufi di mare davvero ottimi!

Una giornata di vela finita come spesso accade, in bellezza: a tavola e con un brindisi. Ce lo meritiamo. Nonostante tutto Anja è arrivata seconda nell’Epreuve e nella regata. Manteniamo il secondo posto nella classifica generale. Niente male! Incrociamo le dita per domani!

Buon vento e a domani!

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