L'ultima veleggiata del campionato
Passione vela

L’ultima veleggiata del campionato

Che giornata ragazzi! Sebbene le previsioni del tempo fossero poco rassicuranti, gli intrepidi velisti del Lago di Viverone non si sono fatti scoraggiare dalle nubi fitte fitte che hanno coperto il cielo per tutta la mattinata et voilà, si sono fatti una scorpacciata di vento (e di pane e salame) come non capita spesso da queste parti……

E anche noi sul nostro Fun “Marina” abbiamo partecipato a quest’ultima, fantastica, veleggiata del Campionato Invernale del Lago di Viverone, organizzato dall’AVNO.

Quando gli strozzatori sono molli

Peccato per gli strozzatori un po’ molli che mi hanno fatto tribulare non poco sul genova, e il vento al traverso che non ha  certo facilitato il compito di “Marina” e del suo equipaggio.

Questi sono gli svantaggi di una barca usata per fare scuola e manutenuta non come dovremmo. Ma i picci mancano sempre…

Il Fun come sapete non ha un winch per fissare le cime delle vele bianche e se gli strozzatori sono da cambiare ma tu non l’hai ancora fatto, grrr, tenere la vela fissata alla giusta tensione è un bel problema.

Il vento di Viverone

Il vento a Viverone è “girevole” e capita che si parta di bolina e poi si arrivi al primo bordo al traverso. Così è capitato a noi, e dunque le barche che hanno di stazza il gennaker hanno tratto vantaggio, anche se oggi eravamo piuttosto agguerriti e non ci siamo lasciati intimidire…

Il Campionato è giocato fuori dalle regole FIV, non è nemmeno una veleggiata, e questo francamente è davvero argomento spinoso.

Ps. Volete sapere qual’è la differenza tra veleggiata e regata? Ve l’ho spiegata nel post Veleggiata, perché sì, dateci un’occhiata.

Chi ha vinto

Bella vittoria per Tatona, l’H22 di Pais-Fonte, seguito dal Monotipo di Prestipino e dalle due Star del lago.

La vela è così: ci si danna per sentire il vento, lo si aspetta con pazienza, si accarezzano le vele giuste, si tengono d’occhio filetti e timone….. e poi….. il silenzio del lago, la gioia di un bordo riuscito bene, un passaggio rifinito in boa, la solita litigata con lo spinnaker……

Uno sport che fa bene al cuore ma anche alle relazioni

Che dire del rinfresco post premiazione organizzato dall’AVNO sotto la guida attenta di Angela e Patty? Ogni bene! Insomma una bella giornata di sport in mezzo alla natura….

Uno sport che sul lago avrebbe bisogno di fare un salto di qualità

Che bello sarebbe se ciascun velista si mettesse davvero a comprendere le regole della vela e ad applicarle. Non sono poi così complicate…. Le regole di Regata della Vela sono aggiornate ogni quattro anni dalla International Sailing Federation (ISAF), l’autorità internazionale per questo sport.

I regatanti sono i veri protagonisti: sono loro ad osservare e a far osservare le regole, civilmente. Se una di queste fosse volutamente o accidentalmente infranta l’equipaggio ha il dovere di auto-penalizzarsi, pena la squalifica. Vi sembra complicato? Non lo è.

Volete sapere quante sono le regole? Un mucchio, ma se viste una alla volta non fanno poi così paura e insegnano qualcosa a tutti, e non solo per la vela. Scommettete? Io accetto la sfida.

Regola numero 1: Aiutare chi è in pericolo In acqua una barca o un concorrente deve dare tutto l’aiuto possibile ad ogni persona o mezzo in pericolo.

Semplicissimo. Sarebbe da applicare ogni giorno, forse avremmo un paese migliore.

Buon vento, marinai!

 

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