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Una bolina lunga 20 miglia

 

Eccoci qui nel porto di Skradin

Ieri avrete capito la regata è stata annullata per ragioni di sicurezza. Il problema di questa festa è che ci sono equipaggi molto diversi tra di loro, e così la sicurezza è da regolare in base all’esperienza. Ieri, dopo la cancellazione della regata (e molti equipaggi delusi, compresi noi)  siamo usciti dal porto per fare qualche bordo. C’erano dai 7 ai 15 nodi, meno che il giorno prima. Ma col senno di poi non si macina la farina e così abbiamo goduto di un paesaggio spettacolare nella piena tranquillità della veleggiata e amen.

La bellezza di Piskera si apprezza anche da terra.

Il sole, giunto con sommo gaudio di tutti noi, ha illuminato le rocce che sovrastano il porto. La foto del precedente articolo è relativa a quella bellezza.

La contropartita?
Stanotte un freddo becco in cabina. Pensate che sulle montagne vicine ha nevicato, vediamo le punte innevate dall’acqua. Altro che Festa di Primavera!  Ma va bene lo stesso.

Il breafing mattutino ci consegna la nuova rotta odierna. Causa fermata doppia a Piskera, si salta il porto di Kaprije.

Per arrivare con un bordo a ovest qui, a Skradin. Sono 20 miglia di bolina, con vento costante ma mai superiore ai 10 nodi o giù di lì.

La partenza è regolare, ma qualcuno è obbligato già a ritirarsi.  Stracciato un genoa.  Mi  sa che le dotazioni di queste barche sono un pò andate…. I bordi non sono tutti buoni come è noto e all’inizio abbiamo faticato non poco per trovare i nostri. Polaris è sempre in testa, non c’è storia le condizioni della barca sono notevolmente migliori della nostra. Nemmeno i 340 ce la fanno, sento il rosicare di Carlo (timoniere è Arrobbio su un first 35) dal pozzetto.

Mi faccio un lungo bordeggio al timone, tagliamo il traguardo al solito al fondo del primo gruppo. Vi scrivo dal pozzetto mentre aspettiamo le classifiche e il cielo in un momento si è riempito di nuvole.

Sta notte pioverà di nuovo, speriamo che il gray tape che ci ha passato Daniela e che abbiamo usato per rifilare le guarnizioni tenga. Altrimenti è doccia con conseguente spostamento nel quadrato.

Niente cascate nemmeno stavolta, sembra una maledizione. Sono bellissime, almeno così dicono…

Ah, il canale che conduce fino a questo porto- molto carino e pieno di ristorantini che non visiteremo 🙁  – è lungo circa 9 miglia. Una smotorata obbligatoria che abbiamo sfruttato dandoci dentro con salamino e birretta.

Almeno abbiamo navigato tre ore e mezza…  Anche per oggi è tempo di riposo e di gustarsi qualche meraviglioso tramonto…..

Ed ecco pubblicata la classifica: regatona! Di nuovo secondi in classifica generale e quinti in reale!

Beh, una bella soddisfazione, Anja è la barca più economica e meno performante, per questo siamo particolarmente soddisfatti del risultato! Certo è merito dei compensi. ORC o altri rating che siano, per competere con barche differenti non c’è altra soluzione che trovare un modo di equipararle. Anzi, rettifico. Ci sarebbe. Avere tutte barche uguali. Come era una volta….. Questo è il rumoreggio che si sente sulla banchina alla fine di ogni regata… Che ne pensate?

Buona serata marinai!

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