Aria di vacanze, anzi sarebbe meglio dire vento di vacanze. Se sceglieste una vacanza in barca a vela? Come potreste scegliere quella giusta?
In questo post alcuni suggerimenti utili per prepararvi al vostro primo viaggio in barca a vela (e vi assicuro, non sarà l’ultimo, mi direte!).
Se state cercando disperatamente un imbarco o un noleggio sulle nostre belle coste o in quelle del mediterraneo che vi faccia assaggiare la culla delle onde o il profumo del mare all’alba, allora forse questo post fa per voi. Il mio intento è quello di aiutarvi a scegliere il viaggio o la vacanza in barca a vela perfetta!
Leggete e seguite i miei consigli!
Vacanza in barca a vela. Scegliere quella giusta
Noleggio, manutenzione skipperaggio
Attenzione a chi vi rivolgete per il noleggio.
Finte agenzie o noleggiatori improvvisati circolano a volte impuniti e non è il caso di rovinarvi la vacanza prima ancora di averla cominciata.
Affidatevi a qualcuno che conoscete o che avete garanzia sia ancora operativo. Fatevi sempre mandare qualcosa di scritto, un contratto di noleggio ad esempio, e verificatene gli estremi con un esperto.
B) Selezionate la barca non in base alle foto ma alla manutenzione e al prezzo.
Dovete mettervi l’animo in pace: i prezzi delle barche a luglio e agosto sono molto proibitivi, in quanto le stesse sono ferme durante gran parte dell’anno e dunque è d’estate il momento in cui si possono “scaricare” i costi fissi che il possesso di una barca impone, come il posto barca o la manutenzione.
Quest’ultima è un fattore direttamente proporzionale alla sicurezza e al vostro divertimento, perciò non trascuratela.
C) Dunque diffidate di prezzi troppo bassi
Nascondono spesso guai strutturali. Fatevi mandare l’anno di costruzione e di manutenzione del motore, delle vele (perché andrete a vela) e del resto della strumentazione e qualche foto recente, magari con data di scatto.
Le foto che trovate su internet sul modello di yatch che noleggerete non sono assolutamente indicative.
D) Assicuratevi la professionalità dello skipper
Da quanto tempo ha la patente nautica? Quante esperienze di skipperaggio ha maturato? In relazione al luogo in cui navigherete, ovvero alle condizioni meteo marine, la qualità e la professionalità dello skipper saranno fondamentali.
Dovete tenere conto che la quota di noleggio della barca non comprende il costo dello skipper, la cui prestazione non può andare al di sotto di una certa soglia che generalmente è di 120 euro al giorno.
Questo perché lei o lui lavorano 24 ore su 24 sulla barca, magari senza che ci facciate caso.
Navigazione notturna? Rada? Non ho mai conosciuto uno skipper che non dormisse con un occhio aperto e un orecchio pure in cerca di quel rumore o di quella condizione che potrebbe potenzialmente diventare pericolosa.
Una professionalità che va assolutamente riconosciuta con il rispetto che merita a bordo, con una diaria equa e naturalmente la cena al ristorante pagata, quando capita.
Il resto delle cene ve le preparerà lui o lei.
Siate generosi.
La vacanza in barca fa per voi?
C’è una cosa che dobbiamo chiarire subito, qui si parla di navigazione a vela.
Se avete fatto una settimana in barca e siete andati sempre a motore, ogni giorno per una motivazione diversa, allora non avete fatto una vera e propria vacanza in barca a vela. Ma c’è sempre tempo per rimediare 🙂
Tenete conto che la barca, che ve lo dico a fare, quando è in navigazione a determinate andature sbanda. Questo è inevitabile, non è un dispetto dello skipper nei vostri confronti, è proprio la barca che viaggia così, quando va di bolina, ovvero quando risale il vento.
Sarà per questo che mi piace tanto 🙂
Dunque se scegliete una vacanza in barca a vela dovete mettere nel conto che probabilmente soffrirete un po’ di mal di mare (ma ci sono molti modi per prevenirlo, tenete sempre un po’ di coca cola con voi :D) e dovrete abituarvi a qualche schizzo. Inoltre a bordo tutti fanno qualcosa. Se siete pigri, almeno chiaritelo con il vostro equipaggio prima di partire.
Quale specchio di mare scegliere?
Un velista cerca una barca in una località ventosa, per il discorso che facevo prima. Il mare in altura è bello dappertutto, tuttavia le coste cambiano, come paesaggio e come litorale.
Ebbene selezionate la location anche in base a questo. Siete interessati al contesto ambientale e paesaggistico? Vi interessa la movida? Siete alla ricerca di siti storici d’eccezione?
La vita in barca può essere piacevolmente completata da queste e altre attività. Ma resta uno sport da condividere lavorando.
Volete navigare o vi basta un po’ di bolina ogni tanto?
Se avete in programma di sfruttare al massimo il piacere di navigare, starete in mare tutto il giorno e magari anche la notte, quando non la passerete in rada a guardar le stelle e ascoltare il silenzio, impagabile.
Ma se tutto ciò non vi aggrada e preferite per ragioni incomprensibili il porto o lunghe soste nelle baiette a prendere il sole, allora assicuratevi che anche il resto dell’equipaggio sia di questo avviso, perché sono queste le cose su cui poi si litiga in barca 🙂
Se avete esigenze specifiche, meglio chiarirlo nelle regole di ingaggio
Ad esempio se siete appassionati di snorkelling o di altri sport acquatici e desiderate passare molto tempo in acqua a nuotare, è bene sincerarsi sin dall’inizio che ciò sia compatibile con il resto dell’equipaggio.
In barca gli spazi sono piccoli, le discussioni trattenute a lungo prima o poi scoppiano, ne abbiamo già parlato.
Verificate la disposizione interna
L’organizzazione degli spazi è importante, determina la buona riuscita della vacanza. Informatevi dunque su quante cabine sono disponibili a bordo e come sono organizzate.
Volete la vostra privacy? Allora dovrete anche verificare quante persone complessivamente saranno a bordo. Gli spazi sono giustini e nella dinette, ovvero l’area “pubblica”, di tutti in cui in genere si mangia, si chiacchiera la sera e si cucina, è libera solo se per fare quote non è stato sistemato qualcuno a dormirci.
Volete qualche foto o ulteriore spiegazione? Date un’occhiata qui.
I bagni a bordo
In barca c’è sempre il vecchio buon secchio, ma non tutti sono abituati ad utilizzare questo strumento che pure è la comodità più assoluta.
Se si è in più di 4 conviene avere almeno due bagni. Se se ne ottura uno, almeno l’altro funziona 😉
Ma attenzione! I bagni in barca devono seguire delle regole specifiche per aprire e chiudere le prese a mare. Fate un riepilogo con lo skipper se non ricordate come si fa. Eviterete di mettere in difficoltà tutto l’equipaggio e di fare brutte figure…
Skipper, hostess e … voi!
L’equipaggio si è suddiviso i compiti comuni (cucinare, pulire, mantenere il decoro in barca, effettuare lavori di marineria) oppure pensa di essere solo servito e riverito?
Tutte le soluzioni sono possibili, ma meglio chiarire prima le regole.
Di solito nei charter esistono due figure, uno o una skipper e la hostess o lo stewart. I loro compiti sono differenti: lo skipper ha il compito di portare la barca eseguire le manovre, esercitare la funzione di comandante di bordo.
La hostess o lo stewart si occupano della vita a bordo degli ospiti: cucinano, tengono minimamente puliti gli spazi comuni, coadiuvano lo skipper nelle manovre più delicate.
Di solito sono coppie, ma ci sono ottimi sodalizi di amicizia.
Questo non significa che vi serviranno e riveriranno. In barca in genere tutti lavorano e tutti mangiano insieme.
Perciò datevi da fare e, soprattutto, evitate di sgranocchiare di nascosto le vostre patatine preferite. E’ un gesto che risulterà piuttosto sgradevole a bordo.
L’organizzzazione della cambusa
Ne ho parlato a proposito del viaggio in Croazia sulla mia Roc Nére II, trovate la cambusa del fun a questo link.
In genere per la cambusa sulle grandi barche si procede in questo modo: si fa una cassa comune per coprire le spese fisse come eventuali porti, carburante, rifornimento di acqua, mentre sul resto ognuno paga per sé.
Questo soprattutto quando sono previste gite a terra o a ristoranti in cui, è bene specificarlo, occorre offrire il pasto all’equipaggio.
A seconda dei paesi e dei porti che incontrerete, i costi di ormeggio e rifornimento potrebbero raggiungere cifre molto significative, perciò tenetene conto nel vostro budget complessivo.
Okkio a particolari limitazioni alimentari, alla regolamentazione dell’alcool, alla gestione della cucina. Preparatevi psicologicamente e provate a chiarire subito le vostre esigenze in modo da trovare la maniera di contemplarle con quelle degli altri passeggeri.
Indumenti a bordo di una barca a vela
Ecco, non so come dirvelo. A bordo dovete portare poco o niente.
Io per esempio porto alcune cose fondamentali, tipo scarpe in gomma no marking, guanti e cerata per le manovre. Poi costumi (bastano due, tanto non fate nessuna sfilata) un abitino per la sera, un paio di pantaloni di tela speciale per proteggermi dal sole, idem maglietta e cappello a maniche lunghe, parei di tutti i colori.
Ciabatte di gomma come se piovesse (a terra saranno le vostre insostituibili compagne) e creme di protezione solare.
Io viaggio leggera e d’altra parte, credetemi, tutto il resto non vi servirà affatto. Evitate un peso inutile che risulterà un ingombro in cabina.
Ah dimenticavo: a bordo di notte può fare freschetto, perciò regolatevi di conseguenza. E se volete dare una mano a bordo, un paio di guanti non saranno di troppo 😉
Ecco, è tutto. Avete ancora qualche curiosità? Chiedete pure, avete lo spazio in fondo all’articolo.
Se siete pronti per la vostra vacanza in barca a vela non mi resta che augurarvi buon vento, marinai!
E naturalmente buona vacanza, tutta da raccontare.
4 Comments
Brunilde
Ho fatto soltanto una vacanza in barca a vela ( le crociere subacque non contano, si fanno con le barche a motore ).
Ero ospite di un amico conosciuto da poco, che aveva fatto una scelta di vita drastica: basta lavoro, in barca ( la sua ) nel Mediterraneo da fine aprile a inizio ottobre, e durante l’inverno quel che capita .
E’ stato meraviglioso.
Non si litigha mai, in barca, se a bordo c’è gente che il mare lo ama davvero!
Elena
Conosco molti che sognano di fare la stessa scelta del tuo amico io stessa ci ho pensato, a volteggiare. Ma pochi la intraprendono davvero. È una scelta dura, affascinante, selvaggia e libera. Occorre avere pochi legami e la forza di lasciare chi siamo alle nostre spalle. La vita di mare è totalizzante. Forse è questo che mi spaventa. E quanto ai litigi… Ne ho fatti e visti così tanti che mi sento di dirti che sei più unica che rara a considerare la barca un luogo dove non si litiga mai!
Giulia Lu Dip
Ehm, l’unico punto su cui non ho problemi è “a bordo pochissima roba” essendo abituata a fare le vacanze in moto dove devo portare il minimo indispensabile mi sono allenata per anni per riuscire a fare la valigia minimalista perfetta. Per il resto una vacanza in barca a vela non credo faccia per me, tutte le volte che ho preso una barca ho sofferto il mal di mare. Sarebbe un ottimo sistema per dimagrire perché smetto di mangiare e anche quando finalmente scendo dalla barca per un po’ ho lo stomaco in subbuglio…però che vacanza sarebbe poi? Buona vacanza in barca per chi ci va, io resto sulla terraferma. Per me il buon vento è quello che mi scompiglia i capelli in moto (casco permettendo)!
Elena
Ho fatto qualche viaggio in moto e devo dire che serve persino una maggiore “sintesi” nella scelta del guardaroba . In comune moto e barca hanno il senso di libertà che offrono, l’idea di potersi spostare ovunque agevolmente. Purtroppo a me in barca accade il contrario rispetto a te. Mangiucchio di più e, specie se resto a bordo, cose che dovrei evitare. Ma è l’unico disguido. Per il resto il vento (apparente) è lo stesso per entrambe le. Qualcosa di in comune ce l’abbiamo. Hai viaggi in moto in previsione? Buon viaggio e buona giornata