Quest’anno il Covid19 ci impedisce di navigare come avevamo sognato. Così ho deciso di sollecitare la memoria e riproporvi le tappe del nostro meraviglioso viaggio in Croazia a bordo del Fun Roc Nere II. A puntate, sul blog
Prima di partire per una vacanza a vela, ci sono una serie di cose da preparare di cui dovete tenere conto.
Cominciate dunque per tempo. In quel viaggio cominciato nel luglio 2015 (perché ci torno su? Leggi qui!) cominciammo a a preparare la barca nel mese di giugno, il Fun era in condizioni normali ma era preparato per veleggiare sul lago e non per affrontare il mare aperto.
In mare è importante la capacità di prevedere ogni situazione: vale per il meteo, che occorre interpretare correttamente, vale per la conoscenza della barca su cui sei a bordo, le manovre e persino l’equipaggio.
Meglio prepararsi bene, specie quando si è scelto un viaggio-avventura come il nostro.
Tralascio le operazioni del tipo lavaggio dello scafo, controllo delle manovre, delle cime, delle vele, la funzionalità della bussola di rilevamento e persino le tasche per le scotte.
Una novità per noi ma praticamente presenti su tutti i Fun.
Dopo un anno a terra presso la sede della Lega Navale, una rinfrescata ci voleva proprio.
L’intervento più interessante, almeno per me, è stato la predisposizione di una jack line su una barca che si solito non ne ha bisogno.
Ed è il tema di questa puntata del Viaggio di Roc Nére II su questo blog. 😀
Dotare il Fun di una jackline
Il Fun è una splendida barca che in condizioni anche difficili in mare ha retto bene, nonostante fossimo solo in due come equipaggio (in regata saremmo cinque, per dire).
Tuttavia l’anno precedente, durante un viaggio del tutto simile a questo, sperimentammo vento e mare grosso così Carlos decise di attuare un’interessante modifica, dotarci di una jack line.
Che cos’è una jack line
Jack line in inglese è la cima attraverso la quale ci assicuriamo alla barca. Molto utile in caso di mal tempo, serve per aumentare la sicurezza dell’equipaggio di una barca a vela durante una traversata.
Per dotare il nostro Fun Roc Nére II di una Jack Line, Carlos ha passato una cima robusta e piatta sulla coperta, da prua a poppa fino a tutto il pozzetto su entrambi i lati verso l’interno dell’imbarcazione, in modo da poterci agganciare individualmente attraverso una cinghia con moschettone fissato al giubbotto di salvataggio, che in mare noi indossiamo sempre.
Abbiamo utilizzato una cima piatta perché avevamo quella in dotazione, ma l’importante è che il grado di elasticità non sia elevato, per aumentarne la tenuta.
La jack line è utile in caso di manovre a prua o altrove con maltempo.
Pensate che l’anno prima di questo viaggio, in assenza di jack line, Carlos manovrando lo spinnaker a prua è scivolato in mare a causa delle onde.
Dal timone ho eseguito una perfetta manovra recupero uomo a mare e l’ho rimesso a bordo 😉 ma non vi dico lo spavento!
Così con questa dotazione ulteriore la barca ci sembrava pronta per affrontare anche situazioni di mal tempo, come vento e mare grosso.
Sì, a noi piace navigare sempre. Non siamo tipi da porto e ve ne accorgerete. Ne abbiamo visti proprio pochi e per poco tempo…
A noi piacciono le rade. Dormire cullati dalle onde ben ridossati, una vera pacchia.
Ah, che nostalgia!
Siti e altri riferimenti utili per la navigazione
Sempre verificare le normative di sicurezza in mare…
Noi prevediamo di stare dentro le 6 miglia, abbiamo consultato il sito della Capitaneria di Porto per eventuali aggiornamenti, abbiamo messo a bordo il necessario (razzi, estintore, salvagente, ecc.) portato un GPS, le carte nautiche.
Se non volete portare con voi troppa carta e amate affidarvi ai dispositivi elettronici, un’ottima soluzione è la app di Navionics (mai più senza).
Davvero utile per cartografia, fondali, divieti e tutto ciò che potete trovare su una carta nautica, ma aggiornato e sempre a portata di mano!
Controllare il carrello per il trasporto del Fun
Prima di partire occorre fare le verifiche sul carrello.
La polizia stradale è molto severa circa le dotazioni del carrello, e all’estero sono anche più pignoli.
Il Fun è una barca carrellabile, non pesa nemmeno una tonnellata, e può essere portata a rimorchio da un furgone che ne abbia la possibilità senza problemi.
L’assetto del carrello è stabile e non abbiamo mai avuto problemi di sorta.
La velocità è controllata, dunque partire per tempo e concedetevi più di una sosta.
Un viaggio che in auto dovrebbe richiedere circa cinque ore… non proprio una passeggiata con una barca al seguito!
Occhio dunque al funzionamento corretto delle luci, dei freni, e controllate la lancia del carrello.
La nostra era rimasta bloccata, probabilmente l’anno di fermo non ha giovato.
Se la lancia del carrello è bloccata, quest’ultimo non esce e rimane frenato un bel problema.
Noi ce ne siamo accorti tardi, quindi ha un po’ rallentato la partenza. Voi siate più previdenti.
Impiegammo due ore e mezzo di lavoro per smontare l’attacco al gancio traino e ridare fiato alla lancia…. Poi siamo partiti, felici di aver risolto anche questa grana.
Nel frattempo il caldo era scemato, il vento si era alzato e la temperatura era divenuta più tollerabile.
Fu l’invito del cielo a partire.
E noi, partimmo. Salutammo il lago che ci guardava le spalle e via, per abbracciare la nostra nuova avventura!
Rotta a est, verso Monfalcone, alla Marina Hannibal.
Ma questa è un’altra storia e ve la racconto la prossima volta…
7 Comments
newwhitebear
Quindi vi siete portati a ridosso della Croazia prima di varare il fun.
Scusa la mia ignoranza in tema di barche a vela ma il Fun che tipo di barca è? Ho provato ha cercare Fun sul web ma mi dà di tutto fuorché di una imbarcazione a vela.
Elena
Ciao Gian nel primo articolo della saga c’è il link che porta al sito del costruttore te lo giro qui https://www.jeanneau.com/it-it/boats/sailboat/36-autres-modeles-voile/565-fun/. È una barca da regata non proprio per tutti, specie per un viaggio in mare
newwhitebear
Grazie per il link. La mia curiosità nasce da un vecchio romanzo, Le linee parallele si incrociano, dove compare una barca a vela Oceanis 46F e mi chiedevo se fossero prodotte dallo stesso cantiere.
Ho perso giornate a studiare la barca a vela per quello che avevo in mente e i termini marinari. Averti conosciuto prima 😀
Dal link capisco quello che vuoi dire che non è una barca per tutti.
Elena
Ciao Gian, qualcosa in comune la tua Oceanis e il mio Fun ce l’hanno. I cantieri sono francesi. Jeanneau per il Fun, Beneteau per Oceanis. Ma quest’ultima è un camper acquatico, vale a dire comoda ma poco prestante. E poi è il doppio di lunghezza della mia . Se scriverai ancora, sono a disposizione. Buona giornata
newwhitebear
Infatti durante le mie ricerche ho cercato una barca comoda che potesse ospitare sei persone, quanti erano i miei personaggi, e facile da manovrare.
Quando ho letto il cantiere, ho pensato che fosse anche quello del mio racconto.
Certo se avrò bisogno di consulenze nautiche so a chi rivolgermi.
Elena
Hai fatto la scelta più giusta, Gian. Non hai bisogno di consulenze, ma nel caso, ci sono. Buona serata e buon Ferragosto!
newwhitebear
Davvero? Ne sono contento. Sereno ferragosto pure a te.