È facile parlare di regate quando ci sono le condizioni per farle. Ma come gestiamo una situaizone di assenza di vento?
No wind, no party?
Il vento infatti definisce il come, il quando e il quanto di una regata e mette in moto i meccanismi che l’Ufficiale di Regata deve gestire.
Ma se il vento non c’è?
Come si gestiscono le giornate in cui il vento non arriva e la flotta preme, in attesa di un nostro segnale?
A Dongo per la Breva Cup dei 4000 (qui il sito della classe) abbiamo dovuto rispondere a questa domanda.
Ecco come abbiamo fatto.
L’uso della bandiera Intelligenza
Avete presente il clima degli ultimi fine settimana?
Copertura nuvolosa, pioggia, vento inesistente o forte da creare problemi alle regate e alla viabilità.
Sui nostri laghi da qualche settimana le cose vanno così e questo non piace a nessuno.
Né ai regatanti e ai circoli organizzatori, né a chi di turismo, anche sportivo, vive.
E non piace nemmeno agli Ufficiali di Regata, al servizio dei regatanti e dello sport della vela.
Credetemi, non c’è frustrazione più grande per noi di non poter dare una partenza a causa dell’assenza del vento! 🙁
Ma c’è modo e modo di non fare una regata.
E occorre fare in modo che i regatanti tornino a casa con la consapevolezza che tutto è stato fatto per partire secondo le regole che il nostro sport ci consegna.
Cosa fare se il vento non c’è
Un Ufficiale di Regata non si attarda in chiacchiere, ma è sempre vigile e osserva i movimenti del vento, l’andamento delle nuvole a ridosso dei monti, alla ricerca di una montiva o di un’apertura tra le nuvole capace di generare quel poco di calore che a volte porta vento sufficiente per una prova.
Specie se avete anticipato l’orario della regata, è bene uscire con anticipo rispetto all’orario stabilito, anche se il vento non c’è.
Ciò vale soprattutto se le condizioni sono instabili e imprevedibili, poiché i cambiamenti possono essere repentini. Meglio essere pronti.
Anche se avete dei bravi posaboe (e io li avevo) in grado di mettere giù un campo di regata in poco tempo seguendo le vostre indicazioni senza discuterle, per definire tutto ci vuole tempo, specie su un lago con profondità anche di duecento metri.
Essere pronti all’orario prestabilito è necessario, perché se arriva il vento voi dovete farli partire.
E se il vento non arriva?
Intelligenza. Come possiamo usarla?
Se il vento non si presenta, avete un’opzione: issare AP, Intelligenza.
Con due suoni e prima dell’orario stabilito per la partenza.
Di Answering Pennant, ovvero Intelligenza, ho già parlato in questo articolo, dove abbiamo approfondito il significato di un’altra bandiera, la Delta.
AP vi consente di attendere senza limiti il momento opportuno per la regata e nello stesso tempo comunica ai regatanti che non avete alcuna intenzione di lasciarvi demoralizzare dalla latitanza di Eolo e che in ogni momento potreste dare inizio alla procedura di partenza.
Ma cosa succede se l’attesa si protrae nel tempo?
Potete forse tenere a mollo, magari con pioggia e temperature non proprio estive, le flotte a lungo?
Nel caso che ha suggerito questo articolo si trattava di classe 4000, tutti adulti e ben piantati.
Ma se si tratta di bambini?
C’è una soluzione: issare AP su Hotel.
Il significato del segnale, issato con due suoni dopo l’ammaino con un suono di AP, è il seguente:
Le prove non partite sono differite.
Ulteriori segnali a terra
La flotta sa che può ritirarsi a terra e che sull’albero dei segnali troverà qualche ulteriore indicazione.
Per esempio che sono tornate le condizioni per una partenza.
Come comunicherà il Comitato la sua intenzione di tornare in acqua a preparare il campo e dare la partenza?
Ancora una volta attraverso AP, dopo aver ammainato AP/H.
In questo modo avrete almeno 45 minuti di tempo (o quanto previsto dalle IdR) per tornare in acqua e dare la partenza.
E se invece il vento non arriva?
Se siete al primo giorno di regate, avete una soluzione: issare AP/A il cui significato è il seguente:
Le prove non partite sono differite. Non ci saranno altre regate oggi.
Se invece siete all’ultimo giorno e non prevedete di recuperare la regata, allora occorre issare N/A
Tutte le prove sono annullate. Nessun’altra prova oggi
Una specie di chiuso per lutto del vento 😉
Gestire la flotta a terra e in acqua
Non dimentichiamo che in condizioni di vento scarso o assente la flotta e il circolo organizzatore sono in uno stato di attesa che può generare tensioni che di solito il Comitato di Regata intercetta e deve gestire.
In questi casi è molto importante accentuare la comunicazione tra il Comitato e i regatanti e assumere le decisioni avendo sentito il delegato di classe e il circolo organizzatore.
Non significa che siano altri a prendere le decisoni che spettano solo a noi.
Condividendo le valutazioni e illustrando il percorso la decisione del Comitato è meglio compresa.
Non tutti i regatanti sanno il perché di cosa accade in acqua.
Un vero peccato. Ciò aumenterebbe la consapevolezza della gara e in alcuni casi il risultato ne giova.
Spendere qualche momento per comunicare le decisioni è senza dubbio un fatto utile a costruire un clima di fiducia.
Approfittiamo duqnue di queste “pause” per chiarire ogni dubbio.
Una parola in più spesa a spiegare il Regolamento è un servizio che facciamo alla vela che ci piace: quella che non disdegna le regole e che ama rispettarle.
2 Comments
newwhitebear
beh! mancanza di vento in questi ultimi tempi direi di no, almeno dalle mie parti. Forte, a raffiche e fastidioso. Capisco anche che senza vento la vela rimane moscia
Elena
La vela moscia è un’ottima sintesi Gian . Si questo periodo è strano, da me non c’è mai vento in queste settimane invece il cielo è così terso… Ma sono abbastanza distante dal Como 🙁