La mia prima volta da UdR in una regata di tavole a vela è stata poco sopra a Maccagno, in località Pino, ospite del Circolo “La Darsena“.
Precedentemente avevo tentato solo una volta l’approccio a una tavola windsurf, ma avevo desistito subito. Quando cade la vela in acqua (e all’inizio cade molto spesso, credetemi) è davvero una gran fatica tirarla su.
Dopo mezz’ora vorresti spiaggiarti.
Servono 7 nodi per far planare queste bellissime farfalle d’acqua, ne misuravamo solo 4.5 e nemmeno costanti.
Bisogna attendere con pazienza, come al solito.
Il posto è molto accogliente e i soci anche. Sul prato arrivano piano piano i primi regatanti. Hanno grossi furgoni carichi di tavole con timone e senza chiglia, e almeno tre tipi di vele.
Sono coloratissime. Come le farfalle.
Armarle in fondo è un attimo. La vela ha una superficie che varia da 11 a 12 mq per un vento leggero, che per loro significa da 7 a 25 nodi. Tanto per capirci. Sono vele da race (formula).
Pesano circa 4 kg, l’albero arriva a 2,5 kg e 3 kg di boma. Insomma tutto l’armo e vela pesano una decina di chili. La tavola invece monta una pinna che al massimo è lunga 70 cm, e in tutto pesa 6 o 7 kg.
Fanno bolina. Ma stringono poco. Specie se il vento è debole preferiscono navigare al traverso.
Sono capaci di navigare con vento apparente che si creano i regatanti pompando la vela. Devo dire che serve una notevole preparazione atletica.
Ma il gioco per loro è planare, anche se ci vuole un bel vento.
Quando plana la tavola lavora grazie alla pinna e letteralmente vola sulla superficie dell’acqua.
Guardare queste barche navigare è uno spettacolo.
Viene voglia di sfidare la pigrizia e risalire di nuovo in ‘sella’.
Ma.
Ero lì per far regatare e con dispiacere abbiamo annullato la prima giornata.
Non solo non è arrivato il vento atteso ma è pure sparito troppo presto.
Giusto il tempo di fare quattro chiacchiere con i regatanti per conoscere meglio questa classe di cui mi interessa approfondire.
La vita ogni tanto ti mette di fronte a qualche novità. Non capita mai per caso. E ogni occasione è buona per aprire nuovi orizzonti.
Benvenute nel mio blog farfalle dell’acqua, penso che ci tornerete ancora….