E’ il 6 ottobre e si da il caso che sia il mio compleanno.
Da qualche giorno e precisamente da quando sull’agenda leggo il fatidico 1/10, mi viene automatico pensare al 1968. E’ l’anno mirabile in cui sono nata.
Un altro anno di blog
Mi è capitato di sfogliare gli articoli di questo blog che ormai ha passato il primo anno di vita da un pò e mi sono resa conto che dopo questa esperienza virtuale sono cambiate molte cose.
Volpi che camminano sul ghiaccio mi tiene compagnia per il secondo anno, chi l’avrebbe mai detto!
In questo periodo ho cambiato il mio modo di scrivere, ho riorganizzato il blog, perfezionato categorie e tematiche, costruito un sito solo per la vela, Velaleggera.com.
Insomma, il blog è cresciuto ed io con lui
Ma com’ero un anno fa?
Il vantaggio di avere un blog è che posso verificare a che punto ero, esattamente, un anno fa.
L’ho fatto, non ho resistito e sono andata a rileggere questo post, per capire il mio stato d’animo di allora, nel mio primo compleanno da blogger.
In un certo senso è confortante scoprire che in fondo non stavo molto diversamente da oggi, sebbene io sia cresciuta e ciò non può che essere un bene.
Anche allora avevo provato a dimenticare questo giorno, che ovviamente è arrivato lo stesso, di soppiatto, quasi come un ladro di giovinezza. E oggi come allora, non mi resta che affrontarlo. Sono certa che capite quello che sto provando.
Le spine del giorno del tuo compleanno
Nel giorno del tuo compleanno, tutti si sentono in dovere di dire qualcosa che apparentemente ti lusinghi, ti faccia sentire meno invecchiata. Carinerie, immaginando di alleviare il peso che ogni anno in più stratifica sulle nostre espressioni di vita vissuta…
Ma quest’anno non funziona.
Come se non sapessi che sono cambiata. Sono finzioni quelle che mi raccontano del tipo “sei sempre la stessa” o cose così. Non sono affatto la stessa e in fondo un po’ me ne vanto.
E nemmeno mi importa se gli ultimi anni hanno fatto magicamente apparire qualche capello bianco sulle tempie, alla moda della fata Turchina di Pinocchio, che poi era un simbolo di saggezza e virtù.
Nemmeno l’insolita espressione disegnata sulla fronte dal tempo mi mette in difficoltà. Mi ricorda il mare increspato dopo una forte pioggia. Ha voglia solo di lasciarsi andare.
L’energia di un tempo è ancora viva ma si è messa in testa di essere dosata con cura e attenzione, cose a cui un tempo non facevo alcuna attenzione.
Persino la parola si è chetata, per lasciare spazio ai silenzi che ho scoperto di amare senza timore di esserne travolta.
Ed è cresciuta in me la fermezza del cuore
Sapere chi sono e cosa desidero non è cosa da poco. Sono regali che solo una vita vissuta può offrire, sebbene mai gratuitamente.
Improvvisamente mi rendo conto di aver ricevuto in dono un’altro anno e lo capisco solo ora.
Quella sensazione un pò triste per il tempo che scivola via come un pattino sul ghiaccio torna sempre da dove è venuta, lasciando spazio a un’intima gioia nel riconoscere che il tempo fortunatamente ha lasciato un segno e persone care intorno a noi.
Una vera fortuna
Non c’è niente di peggio che vedersi scivolare la vita addosso senza saperla afferrare e farla propria, qualunque segno essa abbia.
Sicché oggi, nel giorno del mio compleanno, la gioia e il dolore righino pure il mio volto, lascino pure un segno, vorrà dire che ho vissuto ogni attimo
Una donna è capace di portare su di se ciò che è, è stata e sarà, con eleganza e una punta di orgoglio
Oggi è il giorno in cui #solocosebelle. Astenersi musoni, paccaspallisti e depressi di ritorno.
Sono felice. E non ho paura né vergogna, di guardare ogni giorno allo specchio il mio volto che parla di una donna adulta senza maschere.
Un anno in più mi ha donato persone in più che ho incontrato, inciampi che ho avuto e da cui mi sono rialzata, lezioni che ho dato e che ho imparato, paesi che ho visto e cieli e tramonti che ho ammirato.
Non mi sorprenderete in cerca di complimenti e rassicurazioni, nè attaccata al telefono nella speranza che qualche messaggio mi garantisca che qualcuno si è ricordato di me.
Vi sembrerò schiva e riservata e forse anche un pò snob. Ma che vi devo dire, io di voi mi ricordo ogni giorno dell’anno, perché per voi non dovrebbe essere lo stesso?
Ma sappiate che gioisco e apprezzo quando ricevo un augurio sincero, che so riconoscere. Sono le abitudini che mi lasciano indifferente.
Se c’è una cosa che gli anni sulle spalle mi hanno regalato è proprio il disincanto, la capacità di sfrondare ciò che mi si para davanti e riconoscere il superfluo. Vedere l’essenza.
Regalate un piccolo gesto sincero nel giorno del vostro compleanno soprattutto a voi stesse.
Badate che
il segreto del mio compleanno non è niente di speciale:
“Vivere la #vita come fosse una #rosa: godere della sua #bellezza, assaporarne il #profumo e stare attenta alle sue spine”
O forse è molto speciale. Decidete voi.
Se volete condividere con me i vostri pensieri, vi invito a iscrivervi al blog. E’ facile, basta cliccare su questo link.
Allora vi aspetto….. Buona vita, care Volpi e buon compleanno a tutte le bilancine come me!
4 Comments
Gennaro
Ciao Elena !!ancora tanti Auguri bi buon compleanno,leggo spesso quello che tu scrivi,e trovo i tuoi articoli molto in linea con i miei pensieri,riguardo il 1968 anche per me e un anno da ricordare,avevo appena compiuti i 18 anni,lavoravo gia’ alla fiat come allievo,ero molto felice,patente,fiat 500,e tanta tanta fiducia,ho vissuto anche gli scioperi,tutti i pichetti,molti studenti e studentesse,d’avanti a i cancelli a darci consigli,quindi quando leggo le tue scritture e vedo le tue foto,mi vengono in mente quei tempi,adesso ti lascio ai tuoi festeggiamenti con un saluto anche a Carlos,Happy Birthday Elena !!!da un tuo ammiratore..
Elena
Caro Gennaro, grazie per l’apprezzamento ma soprattutto per aver ricordato una parte importante del 1968, quella delle fabbriche e di chi ci lavorava dentro.
Sono figlia di un operaio e non sai quanto mi fa piacere sapere che ciò che scrivo ti fa tornare a quei tempi, duri ma anche belli, bellissimi.
Mi hai dato uno spunto per una prossima riflessione su questi temi sul blog, GRAZIE.
Un abbraccio, è bello avere ammiratori 🙂
mariateresasteri
Che belle queste tue riflessioni, trasudano una consapevolezza e una sensibilità che pochi hanno.
Il giorno del compleanno ti costringe a fare bilanci, ti mette di fronte al tempo che passa e alla tua realtà, bella o brutta che sia. Questo di solito a me porta un pizzico di tristezza, però la penso come te e mi fa piacere, anche considerato che abbiamo più o meno la stessa età. E onestamente non vorrei tornare indietro. Forse a 20 anni si hanno più energie, la pelle liscia e nessun capello bianco, ma il tempo ti regala altre cose di gran lunga più importanti, secondo me.
Buon compleanno!
Elena
Ciao Maria Teresa, grazie per gli auguri e l’apprezzamento. E’ un grande regalo poter vedere la vita com’è, senza indugi nè paure.
La tristezza arriva sempre, ma se sappiamo elaborarla, nasconde sempre la consapevolezza di essere le donne che vogliamo. Esattamente. Nemmeno io ho nostalgia per i miei 20 anni, perché dovrei?
Ma non ti nascondo che ogni tanto ho paura del futuro….