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Nullità del matrimonio: il divorzio breve del Papa

Divorzio breve del PapaQualche mese fa nel mio articolo su questo blog 3 ragioni per non cantar vittoria sul divorzio breve  facevo alcune riflessioni che mi pare siano ancora oggi attuali.

Innanzitutto esprimevo perplessità sui tempi eccessivamente ottimistici per le procedure del divorzio breve, allora appena varato: non ci voleva molto per azzeccar pronostico, visto che il numero delle domande tra giugno e luglio di quest’anno è raddoppiato arrivando a 50.000, quasi in tilt gli uffici dei tribunali.

Leggete un approfondimento sul Corriere della Sera on line.

C’era da aspettarselo, direte voi. Che volete che vi dica… non è che le coppie non funzionino più come una volta secondo me, è che i partner sono meno disponibili a chinare la testa giorno dopo giorno, specie le donne. Così alla prima occasione si sale sul treno, anche se affollatissimo…

Sembra più un divorzio lumaca che un divorzio breve, voi che ne pensate? Ma sul fronte economico il problema è irrisolto. Possibile che nessuno si ponga il tema dei costi di un divorzio per una coppia, specie al giorno d’oggi?

La riduzione dei costi dell’iter procedurale mi pare il minimo, così come prevedere forme di tutela sociale, le così dette politiche di welfare, capaci di sostenere complessivamente una scelta che può anche diventare complicata se non impossibile se c’è un problema di disponibilità economica. Non siamo mica tutti  miliardari!

Un diritto è un diritto e bisogna poterlo esercitare

E se su queste questioni il Parlamento tace, ha parlato invece Papa Francesco con fermezza e rapidità. Con un motu proprio (significa che ha deciso e si fa, d’altronde lui è il Papa) che al solito ha spiazzato tutti, ha deciso di cambiare le regole sull’annullamento del matrimonio.

Semplificazione burocratica, affidando al Vescovo la decisione sull’annullamento, cancellazione del secondo grado di giudizio, gratuità per il procedimento, fatta eccezione per “la giusta e dignitosa retribuzione degli operai dei tribunali”. Grande, Francesco. E l’hai fatta così, in un amen.

Ma la Chiesa non ha cambiato opinione sull’aborto, anche se le ultime dichiarazioni potrebbero farlo pensare: tra le motivazioni del via libera all’annullamento c’è anche il procurato aborto per impedire la procreazione. Insomma, il Papa fa il Papa, che vi aspettavate.

Ma è un segnale forte, qualcuno lo definisce un passo in avanti verso la modernità. Io la considero una scelta politicamente rilevante e organizzativamente strategica: avete idea di quante pecorelle smarrite potranno ora far ritorno, perdonate, all’ovile della Chiesa?

A parte tutto, io sto col Papa, ho solo un auspicio da fare: la Chiesa ci ha messo tre secoli per giungere fino a questo punto che comunque è un punto di civiltà, speriamo di non doverne attendere altrettanti per avere un diritto civile delle famiglie in Italia aggiornato e aderente alla nuova società che abbiamo tutti sotto gli occhi ma che ancora non vogliamo guardare.

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