Dopo le piacevoli quanto vivaci discussioni agostane intorno al mondo del self publishing sul blog (qui e qui), apro formalmente la stagione estiva del blog.
Quest’anno invece di chiudere per un pò i battenti ho deciso di offrirvi un revival di un viaggio che ho amato molto e che quest’anno avremmo voluto rifare.
Siete pronti per un tuffo nel mar di Croazia?
Quest’anno il Covid19 ci impedisce di navigare come avevamo sognato. Così ho deciso di sollecitare la memoria e riproporvi le tappe del nostro meraviglioso viaggio in Croazia a bordo del Fun Roc Nere II. A puntate, sul blog
Roc Nere II va in Croazia
Sopravvissuti (ma non senza fatica) al caldo torrido di un luglio che volgeva alla fine, a giugno 2015 cominciamo i preparativi per la partenza.
Dopo averlo fatto altre due volte, quell’anno cediamo ancora alla tentazione di solcare le acque Croate a bordo del nostro fantastico Fun Roc Nére II, avvezzo a sfide marine come questa.
L’ho scelta io questa barca. Mi sono innamorata della sua forma liscia e affusolata, della sua velocità scattante, delle sue volanti e del fiocco auto virante.
Una barca su cui, con le dovute precauzioni, avrei potuto andarci anche da sola.
Ma partiamo in due, come sempre.
Due appassionati velisti Torinesi (uno di adozione 😉 ) che hanno scelto di abbandonare le sponde del Lago di Viverone per assaggiare i venti istriani e insieme ad essi i vini, il cibo, il mare e il panorama, che spesso ci lascerà senza fiato.
E un mare fresco e ancora incontaminato e soprattutto libero dal vai e vieni di barche a noleggio tipico delle coste italiane.
Quell’anno fu la prima volta in cui il blog invece di andare in vacanza, venne trasformato in diario di bordo.
Una scelta con il senno di poi utilissima. Perché oggi, che a quell’esperienza guardo con affetto e nostalgia e anche un pò di rassegnazione, visto che avremmo voluto rifarla, posso riproporre a me stessa e a voi care Volpi marinare quei giorni, ricchi di entusiasmo, fatica, splendide emozioni.
Regalarci un pò di svago in questa estate sotto tono, ammettiamolo.
E così, per tutti coloro che quest’anno resteranno a terra proprio come noi, spero di offrire un’occasione per sognare un pò di vento e di avventura, fino alla prossima volta in mare.
Un diario di bordo speciale
Sarà un racconto al passato.
Ci troverete utili informazioni su come abbiamo preparato la barca, cosa abbiamo portato e cosa abbiamo lasciato a casa.
Per tutti coloro che non conoscono il Fun, ricordo che si tratta di una barca a vela da regata , cantiere Jeanneau.
Non è un cabinato, con tutte le conseguenze del caso.
Dunque per essere a bordo bisogna avere alcune caratteristiche, ve ne renderete conto nel prosieguo di questo racconto a puntate.
Particolare attenzione porterò alla sicurezza in mare, qualcosa da non dimenticare, e a quali strumenti per la navigazione possono essere utilizzati in circostanze come queste, privati di energia elettrica e con la sola opzione del solare, attraverso una piccola batteria di cui parleremo.
Impareremo a conoscere e selezionare le vele per ogni andatura e tipologia di vento, e persino come reperire una connessione internet senza lasciarci le penne.
Anche se questo tipo di informazione oggi non serve più: dal 15 giugno 2017 non si paga più il roaming. Un vantaggio non da poco per chi viaggia all’estero.
Non mancherà l’attenta descrizione degli stupendi paesaggi e della cultura locale, che abbiamo imparato a conoscere nelle nostre fugaci discese a terra.
Saranno così dettagliati i racconti che vi sembrerà di aver viaggiato con noi.
Mi auguro che questo ciclo di post possa far amare la vita in barca a vela, anche se ruvida e avventurosa come la nostra, a un numero sempre maggiore di persone.
Non serve molto. Se amate la natura, vi basterà.
C’è una cosa sola che non può mancare: la mano che porta la barca deve essere salda e preparata.
Ma da questo punto di vista io ero più che coperta 😉
Chi non ha mai fatto niente di simile, perché non ha mai rinunciato a servizi igienici con acqua corrente, energia elettrica e acqua a bordo, potrà scoprire la bellezza di un’avventura nature come questa.
E forse addirittura innamorarsene.
Il mare dal giardinetto di un Fun è strepitoso, credetemi. Cos’è il giardinetto di una barca a vela? Scoprilo qui.
E quando sollevi gli occhi al cielo, la compagnia dei gabbiani e delle nuvole che ti indicano il cammino ti fa pensare di essere un piccolo granello nell’universo di cui ciascuno di noi fa parte.
Dunque vi aspetto per questo viaggio di cuore, vento e mare, a bordo di Roc Nere II, il mio fantastico Fun!
Siete pronte per partire, care Volpi marinare?
Dovunque andrete, vi auguro una meravigliosa estate!
9 Comments
Giulia Lu Dip
Sono stata in Croazia, ma sempre arrivandoci in moto, mai in barca, quindi ti seguo volentieri per esplorare un altro punto di vista…
Elena
Ciao Giulia, la Croazia è magnifica anche da terra, in moto poi, chissà che sogno! Sono felice di averti incuriosita, grazie per essere passata di qui. Buona domenica allora , ci vediamo martedì per la seconda puntata 😀
newwhitebear
Interessante diario di bordo.
Elena
Sono felice Gian del tuo interesse
newwhitebear
lo sai che sono curioso di tutto
Elena
Lo so lo so
newwhitebear
sereno pomeriggio
Grazia Gironella
Sarà un’esplorazione interessante, in un mondo che non conosco. 😉
Elena
Me lo auguro Grazia. A me comunque prende una grande nostalgia anche solo a rileggerlo…