Aspiranti Ufficiali di Regata, si ricomincia
Passione vela

Siamo 50 UdR giovani e forti

All’inizio del nuovo anno è consuetudine che gli Ufficiali di Regata si ritrovino per aggiornarsi sulle novità e discutere di come organizzare il nostro lavoro per le regate a venire.

Quest’anno questo appuntamento era ancora più importante perché ha visto il debutto del nuovo Capo Sezione della XV Zona, Antonio Rotondo, che sostituisce Carlo Alberto Zerboni, oggi nominato ad honorem Tutor.

Il ruolo di Capo Sezione (CS)

I compiti del Capo Sezione, ovvero il responsabile di tutti gli UdR della propria zona, sono sostanzialmente:

  1. organizzare la presenza degli UdR e designarli per le regate, assegnandogli incarichi in relazione alle loro capacità tecniche
  2. individuare i bisogni formativi e rapportarsi con l’ufficio formazione per soddisfarli 
  3. collaborare con il Designatore Unico (l’Ingegner Riccardo Antoni) che svolge il medesimo compito a livello nazionale per le regate nazionali e internazionali di competenza

Insomma, il Capo Sezione ci organizza, ci segue e ci stimola a far sempre meglio.

Ma ha anche compiti più scomodi: per la designazione dei Comitati di Regata deve rapportarsi con ciascuno di noi e le nostre attitudini, con i Circoli e i loro desiderata.

Scioglie i nostri dubbi sull’interpretazione del Regolamento e, quando capita, ci toglie dai guai quando non sappiamo che pesci prendere!

I numeri degli UdR della XV Zona

Circa 170 regate che stanno per essere completate a calendario sono un numero considerevole che ci da immediatamente la dimensione della complessità del compito. Per gestire al meglio queste regate la XV Zona ha a disposizione molti più giudici sulla carta che nei fatti.

Il nostro non è un mestiere nel vero senso del termine. Svolgendo la nostra attività gratuitamente per molti incrociare lavoro e regate non è semplice.

Ma si tratta anche di volontà, su questo non c’è alcun dubbio.

E’ passato qualche anno da quando ho cominciato la carriera di Aspirante prima e UdR poi (se ve lo siete perso, ecco il mio primo articolo sull’argomento Da grande voglio fare l’UdR).

Al primo corso eravamo 6, di cui 5 promossi per il tirocinio da UdR e solo due diventati Zonali.

Un giorno vi racconterò il percorso formativo che abbiamo seguito, perché a mio giudizio è stato estremamente prezioso e va replicato, sempre.

Quanti siamo oggi

Tra Aspiranti che hanno cominciato nel 2015 e quelli più recentemente nel 2016 che stanno frequentando il corso per l’ammissione al tirocinio proprio in questi mesi – a proposito, studiate e in bocca al lupo! – gli Aspiranti su cui oggi la XV Zona può contare sono ben 26!

Congratulazioni a tutti coloro che hanno deciso di seguire questa affascinante e stimolante professione. E speriamo che la passione ci accompagni sempre.

Ma il bilancio positivo non finisce qui: 7 nuovi udR Zonali e ben 3 UdR Nazionali freschi freschi di promozione.

Sono nuove energie che entrano nel gruppo dei giudici della XV Zona, portando auspicabilmente il loro punto di vista e la loro esperienza, personale e velica.

Su cosa si fonda la “comunità” degli UdR?

Sono state tre le parole chiave che ha indicato il CS:

  • fare squadra
  • offrire qualità
  • essere sempre aggiornati

50 UdR giovani e forti

Non servono grandi spiegazioni per definire meglio questi tre obiettivi. C’è solo da tenere a mente che tra i 50 giovani e forti (un po’ ironicamente ho intitolato questo post alludendo al gruppo che era presente ieri che, con qualche eccezione, era quasi tutto al di sopra dei ’50) ci sono UdR di lunga esperienza e UdR di nuova generazione.

Ci sono Arbitri, Cdp e CdR. E tutte queste specialità, che ognuno di noi sceglie in relazione alle proprie attitudini e interessi personali, hanno la stessa identica importanza nella nostra “comunità“, che si basa sulla formazione, l’accompagnamento e lo scambio di esperienze.

Uno spazio in cui non c’è nessuno che sa già tutto ma in cui tutti noi, secondo le nostre attitudini, ci mettiamo a disposizione degli altri.

Serve valorizzare l’esperienza e la freschezza dei nuovi arrivi, giovani o non più,  ma anche trovare un modo per crescere ancora anche se per coloro che non hanno più vent’anni ma molti anni sulle spalle di regate. Essere valutati in base a codici o meccanismi trasparenti, verificabili e noti a tutti.

Se io non avessi avuto giudici come Paolo, Carlo Alberto, Nadia, Franca, Giancarlo, Vittorio, Zezo, Antonio (detto fucsia), Carlos e tanti altri che mi hanno accompagnata su questa strada, oggi la mia passione per la vela non avrebbe mai trovato un modo di incanalarsi in questo mestiere, nel mettersi al servizio delle regate, degli atleti, dei circoli.

E se c’è qualcosa che ho imparato, questa non è mia ma della comunità che me l’ha insegnata. Sono pronta a restituirla, quando servirà.

Ecco i tre obiettivi che prendono forma

 

Non mi resta che augurare buon vento e buon lavoro a tutti gli UdR della XVZona e agli altri UdR d’Italia, perché la nuova stagione che è già cominciata sia la migliore di sempre.

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2 Comments

  • Domenico Liguoro

    BUONASERA
    ARGOMENTO : TESSERAMENTO FIV. SIAMO INCAPPATI IN V ZONA IN UN PROBLEMA CHE FORSE E’ PIU’ ESTESO DI QUANTO SI PENSI: LA REGOLARITA’ DEL TESSERAMENTO DI CHI IMBARCA NELL’ALTURA. E’ CHIARO PER TUTTI CHE ORA LA RESPONSABILITA’ E’ TUTTA DEL PRESIDENTE DEL CIRCOLO CHE ORGANIZZA L’EVENTO. MA COME FA EGLI A CONTROLLARE , AD INIZIO FEBBRAIO, SE GLI ARMATORI CONSEGNANO UNA LISTA DI EQUIPAGGIO A FINE ANNO PER ISCRIVERSI AD UN CAMPIONATO DI ALTURA INVERNALE CHE POI SPESSO E’ OBSOLETA PER RINUNCIA DI ALCUNI ED INGAGGIO DI ALTRI VELISTI? E’ NECESSARIO ESPORRE UN COMUNICATO DEL COMITATO ORGANIZZATORE IN CUI SI OBBLIGANO TUTTI GLI ARMATORI A CONFERMARE LA LISTA D’EQUIPAGGIO PREGRESSA O SEGNALARNE LE RELATIVE VARIAZIONI, PENA L’INELEGGIBILITA’ DELLA PROPRIA IMBARCAZIONE A REGATARE. QUESTO E’ UN ARGOMENTO CHE DOVRABBE ANIMARE UN DIBATTITO TRA UDR, ALLARGATO A DIRIGENTI DEL CIRCOLO, POICHE’ INVESTE TUTTI DI UNA RESPONSABILITA’ PENALE CHE E’ SOGGETTIVA.

    • velalegg

      Ciao Domenico, scusa il ritardo con cui ti rispondo. Mi pare di capire che il problema non sia la regolarità del tesseramento ma la corrispondenza tra l’equipaggio dichiarato, magari in apertura di campionato, e quello effettivamente presente regata per pregata. Capisco bene? Il regolamento di campionato non affronta questo tema? Non ho una risposta certa, come suggerisci tu sarebbe utile sentire se qualcuno ha prassi consolidato. Il comunicato, viceversa, può essere un utile strumento. Va da sè che chi regata deve essere “autorizzato” da un’iscrizione e un relativo tesseramento fiv. Mi viene in mente che nell’ORC l’equipaggio è fondamentale perché incide sul peso e dunque sul rating, se non erro……Altre opinioni?

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