10 ladri di energia nella scrittura: le persone tossiche
Scrittura creativa

10 ladri di energia nella scrittura: le persone tossiche

Sapevate che secondo lo shiatsu l’energia di ciascun essere vivente risiede nelle reni?

E che essa, la cui dotazione è differente per ciascuno di noi,  si consuma progressivamente, mano a mano che passa il tempo, senza rigenerarsi più?

Se anche non foste inclini a credere a questa che è molto più di una supposizione ma il portato di una conoscenza antichissima, che travalica e supera la conoscenza medica occidentale, beh conviene comunque conservare le proprie energie, perché il mondo in cui viviamo ci porta a consumarne fin troppe.

Quando incontri i tuoi 10 ladri di energia, devi saperli riconoscere e difenderti. Qui vedremo come possiamo adattare questa antica sapienza alla scrittura, cominciando dalle persone tossiche.

Ma prima…

Ladri di energia nello scrivere

Quante risorse mettiamo in campo perché un semplice post, una poesia, un romanzo o altro possano prendere vita e cominciare a circolare sui Kindle, nelle librerie, nell’immaginazione dei lettori?

Tantissime. Spesso peraltro si tratta di investimenti sbilanciati tra le risorse messe in campo e i risultati ottenuti.

Dedichiamo le nostre ore libere  (libere? O di sonno?  😛 ) senza risparmiarci a questa che non possiamo che chiamare passione, perché ci consuma ma allo stesso tempo ci rigenera, regalandoci momenti straordinari che ci portiamo nel cuore per molto tempo.

Le esperienze che ci nutrono

Ciascuno di noi può annoverare esperienze positive che nutrono la nostra esistenza di scrittrici e scrittori.

Anche se disgraziatamente non sono molte, di sicuro esistono, basta solo ricordarle.

Sono quelle che ci fanno restare sveglie la notte a comporre, che ci suggeriscono soluzioni inaspettate, che ci aprono spiragli che nona avevamo considerato.

Non sto parlando di vendere tanti libri, almeno non soltanto.

Anche una bella presentazione, di quelle che lasciano soddisfatti l’autore e i lettori, può essere d’aiuto.

 Come presentare un libro al pubblico. Raccontare la vostra storia?

E se incontriamo persone tossiche?

Sappiamo riconoscerle?

Quando incontriamo persone tossiche che ammorbano la nostra scrittura e ci creano un cedimento energetico spesso difficile da superare, allora l’unica soluzione possibile è allontanarle, senza se e senza ma.

Qui vi spiego come.

10 ladri di energia nella scrittura: le persone tossiche

Ho scoperto per caso in rete questi dieci insegnamenti attribuiti al Dalai Lama e ne sono rimasta affascinata.

Non conoscendo a menadito l’opera omnia del Dalai Lama, vi linko la sua bibliografia affinché, chi fosse interessato, possa approfondire.

Penso che ogni volta che qualche contenuto mi colpisce io ne abbia bisogno, così non solo li ho letti ma ho deciso di applicarli alla nostra attività di scrittura.

Pur non essendo buddista ho sempre guardato con moto rispetto questa filosofia di vita, perché offre insegnamenti utili a districare la matassa del mondo di oggi, così frenetico e staccato dal nostro sé.

Cos’è che ci allontana dal nostro centro di scrittrici? Cosa ci ruba energia, ci fa perdere tempo e inganna la nostra mente?

Ho provati a spiegarlo in questo video:

Chi sono le persone tossiche?

  • quelle che scaricano addosso a noi le loro frustrazioni, senza che ce ne accorgiamo
  • non sono mai capaci di dire qualcosa di positivo
  • sono arroganti, invidiose, gelose del nostro pseudo successo
  • incapaci di vedere il bello altrove perché temono che possa offuscare il proprio (se c’è)
  • profondamente insicure di se stesse, fragili, altalenanti e hanno bisogno di demolire gli altri per poter restare in piedi
  • sanguisughe che prendono il meglio di te e scartano il resto

Vi ritrovate in questa casistica come vittime o come carnefici?

Quali sono le strategie che mettete in campo, oltre a quelle che suggerisco nel video, per uscire dal giogo delle persone tossiche? 

Ci siete riuscite?


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18 Comments

  • mattinascente

    Penso che la “tossicità” sia un po’ legata anche al momento storico. Più la situazione non è propriamente rosea e più l’invidia, la negatività, dilaga. Sorridevo l’altro giorno alle critiche mosse a Kate Middleton circa il suo aspetto a poche ore dal parto!!! ” … le mamme si sono scatenate sui social contro di lei. A sette ore dal parto era già perfetta: boccoli, trucco impeccabile, pelle distesa. Un’offesa, dicono, per le donne normali…” Ma chi lo dice che per essere normale devi essere depressa, devastata e irriconoscibile, dopo un parto? Dopo la prima figlia ero stravolta, dopo la seconda (tralasciando l’abito firmato … AHAHAH!!!) ero serena e beata come Kate!!!
    Partecipare alle gioie degli altri, penso, porti gioia anche a noi stessi e aiuti anche a difendersi, perché chi è “tossico” evita chi sorride. Come sempre grazie per le tue belle riflessioni e buon pomeriggio.

    • Elena

      Chi è tossico evita chi sorride. Verissimo. Il sorriso è un’arma straordinaria. Di fronte a un muso duro, scioglie, a un insulto spiazza, e a una critica tossica? Disarma. Sfiliamo via l’arma al nostro interlocutore che desidera solo affossarsi sorridendo allontanandoci emotivamente da lui /lei e

  • Banaudi Nadia

    Che bella iniziativa Elena.
    Siamo in super sintonia, senza volerlo abbiamo pubblicato articoli simili. Tu più nello specifico spieghi i ladri di energia che fanno desistere dallo scrivere o nella vita dal portare avanti un progetto. Ho imparato a riconoscerli nel tempo e a starne lontano o come spieghi bene a farne barriera. Le persone che mettono sempre il ma davanti a tutto, che vedono nero anche dove è grigio. Concordo con te non si deve dare retta alle loro parole, e meno che meno esserne succubi. Tanto per dire il mio compagno è esattamente così. Per lui a ogni occasione che mi viene prospettata io dovrei rinunciare, perché non entra nulla in tasca, perché è un dispendio di energia, perché mi porta lontano dalla famiglia, perché… e io che sono disubbidiente per natura ai ladri di energia, dico di attaccarsi alla corrente che lì, se pagano la bolletta non ne manca mai.

    • Elena

      Mi ha fatto molto sorridere la tua riflessione @Nadia! Mi pare che il concetto sia molto chiaro. Non è facile convivere con una sorta di demolition man, suppongo che ci siano di momenti in cui il suo sostegno si fa sentire. Da come ti conosco e da cosa ci hai fatto vedere con Vita e Riavvita sei una tosta! Quanto alla sintonia… Io non mi stupisco affatto. Non è la prima volta che capita, con te forse, ma quando si condividono i pensieri a volte le anime si portano avanti col lavoro…

  • Barbara

    Sono stata vittima e carnefice allo stesso tempo. Sono stata cresciuta da una persona tossica, e nel momento in cui questa tipologia si trova nell’ambito famigliare, ti ritrovi tuo malgrado nello stesso meccanismo, diventando a tua volta carnefice con gli altri. Me ne sono resa conto quando sono uscita da quell’ambiente. Dopo ho cercato di usare una paratia, ma ogni volta l’acqua tossica travalicava la barriera. Ho cercato anche di far capire quanto male vivessero quelle stesse persone immerse nella loro tossicità e che potevano fare qualcosa di meglio per sé stesse e per gli altri. Quasi sempre però le persone tossiche non riconoscono di avere un problema e se ce l’hanno, è colpa tua… Alla fine ho dovuto tagliare la comunicazione. Come mi ha detto un amico, non possiamo essere il water degli altri, ognuno si tiene la sua. 😀 😀 😀

    • Elena

      Cara @Barbara, ultimamente ti interessi un po’ troppo di water, ora Freud che direbbe se fosse un follower delle Volpi? . Seriamente, grazie per aver condiviso la tua esperienza che è tra le più complesse da affrontare e che in misura minore molti provano, ogni giorno. Invece di sostenere, ammorbano. Un bel dilemma. Interessante comprendere che il meccanismo si spezza quando si prendono le distanze e si vedono le cose con maggior chiarezza. Credo anche l’incontro con persone positive sia utile. Non sono tra coloro che propugnano l’armonia familiare a tutti i costi, ma tra quelle che pensano che la nostra salvezza personale venga prima di tutto. Brava, sei una donna forte e coraggiosa.

  • Patricia Moll

    Io non rientro nel club scrittori, questo è vero. Mi può capitare col blog. Sentirmi dire ad esempio che tanto “non è cosa importante”.
    Ero stanca e quindi non ho risposto ma so già cosa farò la prossima volta che incontrerò questa persona. Ciao ciao con la manina e poi via con un sono di corsa.

    • Elena

      Intanto @Patricia credo che chiunque utilizzi la scrittura per comúnicare sia da definirsi scrittore! Quindi sei assolutamente dentro il ragionamento. Non è la prima volta che sento la solita storia sull’ inutilità o la leggerezza (leggi superficialità) del blog. Se non sei Virgilio o leopardi, con tanto di sofferenza annessa, non sei uno Scrittore con la S maiuscola. Ecco un ottimo esempio di ammorbamento da cui tenersi molto lontane…. Ciao ciao tossico

  • Grazia Gironella

    Non mi sento una drena-energie, e spero di non sbagliare nel valutarmi! 😉 Grazie al cielo sono anche raramente avvicinata da persone di quel tipo, perciò quando mi abbatto lo faccio da sola, e in modo molto efficace… Quando mi capita di percepire quel tipo di influenza negativa – dai familiari, occasionalmente – rispondo chiudendomi a riccio in me stessa. Naturalmente non è una panacea, e la cosa continua a ronzarmi in mente per troppo tempo, a spese delle mie energie… ma tentare di discuterne spesso è peggio, nella mia esperienza.

    • Elena

      Cara Grazia, ma no, l’auto ammorbamento non vale! Com’è l’antico adagio? Non abbiamo peggior nemico che noi stessi. Sembra calzare a pennello. Ma confesso che chiudermi in me stessa, o come preferisco directamente io chiudermi nel mio bozzolo, è una reazione che ho anch’io. Chissà perché nella mia energia mi sento più forte. Mi fai tornare in mente alcune situazioni di me da bambina in cui proprio i miei genitori, di fronte a uno pseudo successo, invece di congratularsi mi massscrsvano. Quando molto tempo dopo affrontai il mostro, mi dissero che lo facevano per il suo mio bene, perché non mi sedessi mai sugli allori. Mi sento di dire col massimo rispetto e affetto, che è una grande s……. Baci

      • Grazia Gironella

        E’ un modo per tornare al proprio nucleo, dove risiede la forza che nessuno può toccare; il problema è che certi attacchi prendono così di sorpresa che non fai in tempo a chiuderli fuori. 😉 (Quante esperienze dolorose sono collegate all’infanzia! Quando sento dire che quella è “l’età più bella”, rimango sempre dubbiosa. La mia forse è stata meno mitica di altre per veri motivi, ma anche nella sua normalità qualche livido lo ha lasciato, e lo riconosco ancora bene.)

        • Elena

          Credo il lavoro più lungo e faticoso che io abbia mai fatto sia proprio accettare e integrare le paure della mia infanzia. Come è difficile essere genitori…

  • mariateresasteri

    Ma per caso alla fine stavi parlando di me?! No, è che è mi sono riconosciuta molto in chi si fa atterrare dalle influenze tossiche e quindi queste tue parole mi hanno fatto un gran bene. E sì, è necessario focalizzarsi sul positivo, ricordare che esiste e non guardare il piccolo puntino negativo. Però non è facile… Scatta qualcosa che ti avvelena ancora prima di aver preso coscienza di cosa sta succedendo. Farò tesoro delle tue parole, Elena, perché a me capita fin troppo spesso di incontrare persone così e di uscirne malconcia. Di solito mi tolgono proprio la voglia di scrivere e per un po’ non lo faccio (ovviamente facendo male solo a me stessa).
    Da parte mia, spero proprio invece di non avere quest’influenza su nessuno, non potrei perdonarmelo.
    Ah, che bello che ci hai portato in cucina questa volta 😀

    • Elena

      Siccome la cucina è nuova volevo farvela vedere . Cara Maria Teresa, ricordo bene il tuo recente sfogo su FB e l’amarezza che ti ha generato. Non so se facevi riferimento a quel fatto, in ogni caso sono molto felice di esserti stata utile e in qualche modo di conforto. C’è un sacco di gente negativa in giro ma il trucco c’è per tenerla lontana : nulla può toccarci se non siamo noi ad aprirgli la porta . Insomma, bye bye cattivoni

  • Sandra

    In generale se posso sto alla larga, a prescindere dal discorso scrittura, dai negativi, che i periodi no li abbiamo tutti ma condurre una vita con questo approccio è deleterio e bisognerebbe farsi vedere da uno specialista e non ammorbare chi ti capita a tiro, sono molto risoluta su sto punto.
    Sulla scrittura mi faccio influenzare da poco, ho un mio percorso e chi tenta di sminuirmi di solito non ha ben chiaro cosa significhi confrontarsi con l’editoria.
    ps. torna da me, se vuoi, che Raul Montanari ha risposto al tuo commento.

    • Elena

      E fai bene, perché qualunque cosa o persona che ci allontani dal nostro centro, dalle nostro fuoco sacro è un male da evitare, come la peste! Eppure non è così semplice. Hai presente quelli che va sempre tutto male e anche a te non ti vedo benissimo? Felice per te che non ti abbiano mai ammorbato. Raúl Montanari in persona? . Volo!

  • rosaliap

    Buongiorno cara, ho provato a cercare qualcuno che mi rubi energia, e a parte qualche invidiosetta della serie: ma che ti sei messa a fare? con sorrisino annesso- non ho trovato grande livello di tossicità. Fortunata o cieca? In ogni caso da parte mia cerco sempre di incoraggiare gli altri a seguire le proprie passioni, a realizzarsi in qualcosa che regali loro benessere e serenità. I soldi vanno e vengono (o non vengono mai), ma la soddisfazione rimane per sempre. Buona giornata, Elena!

    • Elena

      Cara Rosalia, credo tu sia fortunata oppure l’isola in cui vivi un certo paradiso. Io mi sono ritrovo tossicità e invidia a ogni angolo. La cosa che mi fa più sorridere è che queste persone spesso hanno molto più di me. Che cosa gli manca? Penso la capacità di godere delle cose che abbiamo, in cui riusciamo o che otteniamo, grandi o piccole che siano. Mi aiuta molto immaginarle piccole e fastidiose come le formiche . Buona giornata anche a te

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