Scrittura creativa

Gli errori da non ripetere sul blog

Indice

Tempo di lettura stimato: 8 minuti

Sono quasi nove anni che Volpi che camminano sul ghiaccio è on line. Sono orgogliosa di poter dire che questo progetto mi appartiene completamente, sia per quanto riguarda la linea editoriale che per il copywriting e la gestione e implementazione del sito. E senza essere un’informatica!

In questo tempo ha anche imparato a mie spese quali sono gli errori da non ripetere sul blog. Sono un’autodidatta e in questi anni mi sono dedicata a questo progetto con pazienza e voglia di apprendere e come si sa, si apprende soprattutto dagli errori e dagli inciampi.

Dopo avervi raccontato i sei errori che state compiendo se la storia che state scrivendo non funziona, eccomi a una riflessione analoga per tutti quegli errori che non voglio ripetere sul blog.

Mentre imparavo a fare la blogger il blog è cresciuto, anche se meno di quanto avrebbe potuto. Forse se mi fossi affidata a un/una professionista sarebbe andato meglio. Ma non potevo e così ho fatto da me.

Ci ho quasi sempre preso, con qualche aiuto dalla rete e una buona dose di fantasia e creatività. Ma negli ultimi tempi ho fatto alcuni errori che hanno prodotto un immediato peggioramento delle visite.

Specie se siete agli inizi, è utile non li facciate anche voi. Così, senza pretesa di apparire una guru del blogging, che non sono, ecco gli errori che ho di recente commesso e che non dovete ripetere se tenete al vostro blog.

Gli errori da non ripetere sul blog

Forse avete notato che negli ultimi tempi mi sono concentrata sul rifacimento dell’interfaccia del blog. Niente di straordinario, una rinfrescata al logo del sito e all’header, la testata del blog, di cui ho modificato caratteri, dimensioni e soprattutto colori. Ogni tanto ci va e mi diverte farlo.

Speriamo non sia stato questo uno degli errori da non ripetere che hanno peggiorato le performance del blog!

Blog, errori da non ripetere

Vi piace? A me sì, naturalmente.

Per raggiungere i miei obiettivi devo ancora lavorare su alcuni aspetti, anche sul versante contenuti. In questi anni ne ho prodotti molti, sono arrivata a 607 articoli pubblicati, più una decina di pagine di approfondimento che però non sono tutte raggiungibili.

Perché? Non mi convincono pienamente, non ho l’ispirazione giusta per rivederle, insomma non funzionano come vorrei.

Di sicuro questo è un lavoro che intendo fare, perché quelle pagine, checché io dica, completano l’offerta di contenuti del mio blog. Forse è tempo di rinfrescarli e di rimetterli in linea, ci sto lavorando.

1 – Ignorare cosa succede nel back end del blog

Ecco l’errore numero uno da non ripetere su un blog, non monitorare cosa succede al codice quando cambi qualcosa in WordPress.

L’ho imparato mentre mi dedicavo al make up del sito, dimenticandomi completamente del back end, ovvero di ciò che capitava alla struttura del sito ogni volta che cambiavo qualcosa.

Quando mi sono accorta delle conseguenze? Quando ho osservato un drastico calo di visite, ancora in corso.

Non di quei cali fisiologici, come il post pandemia o l’estate, almeno per quanto mi riguarda, ma proprio un calo straordinario che è cominciato nei giorni in cui avevo messo mano al blog per l’ennesima volta.

L’ho scoperto andando a ficcare il naso sulla mitica Google Search Console che offre in questo periodo una funzionalità beta, la Search Console Insights, pensata per aiutarci a migliorare sempre di più il nostro progetto editoriale on line.

Non ci vado spesso proprio perché i suoi resoconti mi hanno sempre spaventata. Ogni volta devo studiare e approfondire questioni di cui fino a quel momento ignoravo l’esistenza. Anche per questo l’ho messa da parte.

Primo errore da non ripetere: controllate con cura e coraggio gli esiti del vostro progetto on line e correggete gli errori mano a mano che si presentano, non tutti in una volta!

2 – Cancellare gli articoli dal blog (e perdere indicizzazione)

Chi di voi ha scritto articoli che non rappresentano più la linea editoriale del blog o che, semplicemente, non vi piacciono più perché obsoleti? Capita a tutti e la tentazione automatica è quella di …cancellarli!

L’ho fatto anche io, reindirizzando solo gli articoli che avevano attinenza ad altri scritti in seguito e che ritenevo migliori o più aggiornati.

Non sai come reindirizzare? Io uso il plug in gratuito Redirection. Mi trovo benissimo

Errore da non ripetere sul blog numero due.

Questa scelta ha provocato una marea di pagine 404, ovvero pagine web che non sono più raggiungibili perché rimosse. Dunque pagine non indicizzate, che Google considera ancora in vita ma che non trova.

Come si fa a sapere se e quante pagine 404 ci sono sul vostro sito?

In questo articolo qualche interessante suggerimento. Io ci sono arrivata tramite la solita Google Search Console: dovrete selezionare dal menù a sinistra il tag pagine e sulla porzione di schermo alla destra vedrete apparire il numero di pagine indicizzate, contrassegnato con il colore verde) e quelle non indicizzate, contrassegnate dal colore grigio.

Sotto il grafico ci sono poi tutte le motivazioni che possono portare alla mancata indicizzazione delle pagine, tra cui gli errori 404, cioè una pagina rimossa e non reindirizzata o segnalata come inesistente a Google, e altre ragioni.

Cosa vuol dire che la pagina non è indicizzata? Che l’articolo/pagina non è visibile sulla stringa di ricerca Google perché non soddisfa i criteri del motore di ricerca che la maggior parte degli utenti utilizza.

Insomma, occorre rimediare e seguire i consigli di Google: rimetterle on line, reindirizzare, o ordinare a Google di cancellarle, definitivamente. A ogni azione segue una conseguenza.

Ragionateci bene ma soprattutto prima di rimuovere un contenuto dal web pensateci due volte.

3 – Dimenticare di verificare l’aspetto del blog su tutti i dispositivi di lettura

Quando si modifica l’aspetto di un sito e di un blog è importante verificare come e quanto sia semplice e utilizzabile quel contenuto sui vari dispositivi. Sono tre quelli principali: computer desktop, tablet, e il super utilizzato smartphone, la gioia del blog – quasi l’80% dei miei lettori accedono al blog da smartphone – ma anche il dolore, perché l’usabilità del mio blog era poco efficace proprio su quel device. E sapete perché?

Errore da non ripetere sul blog numero tre: ho progettato il sito visualizzandone i risultati solo sul pc!

Come avrei voluto accorgermene prima!

Ancora su Google Analytics potete trovare nel menu di sinistra alla voce tecnologia le informazioni sugli accessi e le modalità che i vostri utenti utilizzano per accedere al sito: da web, android, ios ecc.

4 – Leggere le statistiche in modo sbagliato

Un tempo mi affidavo solo alle statistiche interne di WordPress. Comodo, facile e veloce. Quasi in tempo reale. Perché abbandonarne l’uso esclusivo per capire l’andamento del blog?

Perché quelle statistiche sono sì utili ad avere un’infarinatura dei problemi, ma non sono affatto precise e non forniscono informazioni di dettaglio, per esempio sul perché accadono i fenomeni che misuriamo e come risolverli.

E le statistiche dei nostri provider?

Il mio provider è Siteground e mi ci trovo abbastanza bene. Ma se vado a controllare le statistiche degli accessi sembra sempre Natale! Le visite sono in continua crescita da quando ho aperto il blog e tutto va bene, madama la marchesa!

Insomma, sono a mio avviso troppo ottimistici anche se il dubbio che Google misuri solo gli accessi derivanti dal proprio motore di ricerca mi è venuto, questo spiegherebbe la differenza di numeri.

Con oltre il 90% delle ricerche a livello globale, Google è il motore di ricerca più utilizzato dagli utenti di internet, e domina indiscusso la classifica dei motori di ricerca più utilizzati nel mondo. Dunque impossibile eluderlo.

Errore da non ripetere sul blog numero quattro: non usare sin dall’inizio le statistiche di Google Analytics, cui si accede creando un profilo e inserendo un apposito codice nel nostro sito, in modo che possa tracciare sin dall’inizio le visite e i comportamenti dei nostri lettori.

Non è semplicissimo, almeno per me non lo è stato, ma ci sono molti tutorial in rete che ci aiutano a farlo. Insomma, sapere è meglio di ignorare, come sempre!

Errore da non ripetere sul blog numero cinque: farsi prendere la mano dai pop up e dai moduli per l’iscrizione al sito. I moduli pop up sono finestre che si aprono sullo schermo del computer durante la navigazione in Internet e i blogger li usano spesso per promuovere propri prodotti o spingere l’iscrizione al blog. Io li ho utilizzati in entrambi i casi e non posso dire di essere stata soddisfatta, checché molti affermino il contrario.

Certo, sono carini, colorati, la maggior parte interamente gratuiti. Si configurano facilmente, basta un plug in (io uso MailChimp forms from MailMunch) e il gioco è fatto.

I risultati prima o poi arrivano: ci sono più iscrizioni al blog, più clic alla pagina che intendi sponsorizzare. Ma che caratteristiche hanno questi accessi in più?

  • le iscrizioni per la maggior parte non sono di qualità. Non tutte, certo, alcune le hai prese davvero e sono buone, ma le altre? Spesso sono “estorte”, il clic arriva pur di togliersi dai piedi il pop up ma poi non fa seguito una reale attività di aggiornamento sul blog. Come faccio a saperlo? Controllate il tasso di apertura delle vostre mail proveniente dai pop up…
  • il pop up crea una esperienza utente molto sgradevole. Sono ingombranti, spesso considerati molesti dalla maggior parte dei lettori. Persino invadenti e ripetitivi. Non solo le persone si scocciano e se ne vanno, ma ora anche Google penalizza questa mancanza di usabilità. Peggiora la qualità e la permanenza sul vostro blog. Quante volte avete chiuso forzosamente la finestra pop up

Risultato? Dopo averli inseriti il mio sito ha subito una penalizzazione, soprattutto lato smartphone. Ovviamente li ho rimossi.

6 – Rimpiangere tutti gli articoli non pubblicati

La terza cosa che voglio segnalarvi riguarda tutti gli articoli che non ho scritto. Il blog nella sua vita ha avuto programmi editoriali molto diversi: da non avere un giorno programmati per l’uscita, ad averne due alla settimana, a tornare a uno, come è attualmente impostato il piano editoriale del blog.

I miei articoli escono infatti il martedì e se vuoi essere sempre aggiornato sulle uscite, non devi far altro che cliccare qui!

Per fortuna, i miei lettori e le mie lettrici hanno accompagnato queste scelte sempre con molta comprensione.

Ciò che per me rappresenta un rammarico sono tutti gli articoli che avrei voluto scrivere ma che non ho scritto, essenzialmente per mancanza di tempo.

Attualmente gli articoli in bozza presenti sul sito sono ben 207. Non tutti sono articoli già impostati, per lo più sono idee appuntate e tutte da sviluppare. Ma se fossi riuscita a scriverne almeno una parte, senza badare alla programmazione del martedì e magari ogni tanto “bucando” qualche altro giorno della settimana, forse non avrei incrementato le visite ma almeno avrei potuto soddisfare il bisogno di scrivere che resta per me il motore principale del blog.

Comunque vadano le cose, scrivo perché ne ho bisogno. E voi siete splendide care Volpi per accompagnarmi sempre. In fondo senza un pubblico un blog non serve a niente.


Quali sono gli errori da non ripetere che pensate di aver commesso sul vostro blog?

Quali sono i siti che apprezzate e che caratteristiche hanno?


Spero che questa riflessione sia stata in qualche modo utile anche a voi. Intanto, buon lavoro e buon blogging!

18 Comments

  • Paolo Perlini

    tutto vero, anche io ho cominciato a guardare cosa succede nel back end, in questo blog ma anche in quello storico che ho aperto nel 2009. Il fatto è che a me la scrittura resta sempre un piacere e poco mi curo del resto. Non vorrei nemmeno occuparmene, non vorrei nemmeno dover promuovere i miei libri! 🙂

    • Elena

      Non vorrei non vorrei eppure… devi! Devi e lo sai, come lo so anche io. Ogni giorno successivo alla pubblicazione di qualche mio romanzo mi ripetevo queste affermazioni che personalmente vivevo come una grande fatica, perché non amo promuovermi, non ci sono mai riuscita bene. Il che è un controsenso per chi scrive o vuole valorizzare il proprio lavoro, qualunque esso sia… La scrittura è un piacere ma quando non riesce a reggere l’impatto del mezzo usato perché “arrivi” allora rischia di essere inutile o inefficace. Ecco perché mi ostino a occuparmi di certe cose, anche se i risultati non sono propriamente esaltanti 🙂

  • Elena

    Accidenti Marina, grazie per il feedback, sto cercando di capire come risolvere il problema del mancato invio delle mail quando qualcuno commenta e pensavo di averlo fatto invece… Dovrebbe esserci un menù a tendina in alto per farlo e loggarsi e sotto il riquadro del commento un altro per richiedere l’invio tramite e-mail. Prova a vedere se riesci quando hai tempo, mi spiace molto

  • Marina

    Ah, nella fretta ho dimenticato che volevo dire un’altra cosa: l’aspetto nuovo del tuo blog mi piace molto, i colori e l’immagine di sfondo: ecco, anch’io ho fatto questo ritocco nel blog, ma ormai qualche tempo fa. Mi ha aiutato Luana e ne sono ancora soddisfatta. Purtroppo continuo ad avere problemi con il riconoscimento del mio account, che bypasso usando il pc fisso: questo è ancora in grado di identificarmi e almeno non resto anonima in molti casi; l’unico problema è che devo gestirne l’uso in base alle esigenze dei miei figli studenti, ahimè!

    • Elena

      Non sapevo che Luana fosse bravissima anche sul lato tecnico del blog, ma è una vera risorsa! Grazie per i complimenti, anche ame piace di più, che vuoi, è un lento approssimarsi verso la perfezione :D. Un caro saluto e dammi poi un feedback sul nuovo sistema di commenti del blog. Arrivano le mail per comunicare che qualcuno ha commentato? Grazieee

  • Marina

    Forse sono un po’ fuori dal coro, ma in verità mi interrogo poco sull’andamento del mio blog: non per superbia, al contrario, perché non riesco a stare dietro a statistiche, numeri e compagnia bella. Scrivo e, a fine giornata, verifico semplicemente la presenza o meno di commenti. Non mi sono mai adoperata per aumentare le possibilità, tu citi diversi strumenti utilissimi, ma io ho difficoltà solo a nominarli. 🙂
    Una cosa l’ho notata, in generale: c’è una disaffezione diffusa verso il blogging; non so, ho come l’impressione che in tanti abbiano rallentato molto, qualcuno si è tirato fuori, io stessa ho dei periodi (e l’ultimo è stato anche abbastanza lungo) in cui ho scarso interesse verso la scrittura in rete… Ovviamente i miei esempi valgono per il giro di blog che frequento ormai da anni: è come se fossimo entrati in una nuova fase e molto dell’entusiasmo passato sia sfiorito. L’indicatore di quello che dico è il commento ai post: sono diminuiti gli interventi, i contributi di pensiero arrivano non subito (guarda quando sto commentando io, adesso!). Però dico che va bene anche così, è importante correggere eventuali errori, migliorarsi, ma nel mio caso sarebbe una fatica che non voglio assumermi.

    • Elena

      Beh che cambi l’approccio ai blog forse era inevitabile il punto è come stare nel cambiamento. Anche io commento molto in ritardo sui blog che leggo, in genere funziona così: “Ah, post interessante, ma devo rileggerlo e poi decidere con calma cosa scrivere” Il risultato è che passano giorni prima che ci torni su… Forse dovremmo scegliere di essere più spontanee e immediate. Chissà se la discussione ne gioverebbe?

  • Giulia Mancini

    Ho letto con molta attenzione il tuo post sugli errori da non commettere sul blog, io ne ho commessi alcuni in passato, per esempio non ho controllato l’aspetto del blog su tutti i dispositivi, una volta ho scoperto che sul cellulare le immagini caricate uscivano dalla pagina, insomma erano troppo grandi! Ora controllo sempre o almeno ci provo. Mi ero accorta che avevi cambiato alcune impostazioni del blog, il rosa mi piace molto. Confesso di aver pensato anch’io qualche volta di modificare un po’ il mio blog, ma un po’ per mancanza di tempo un po’ perché sono affezionata al mio azzurrino tenue ho sempre rinunciato. Tra l’altro ora faccio fatica perfino a scrivere un post a settimana, figuriamoci fare qualcosa di più impegnativo.
    Controllo poco le statistiche e quindi sicuramente non le so leggere, ogni tanto ci guardo e mi faccio delle domande senza darmi una risposta! Invece di articoli in bozza ne ho pochi, ma ogni tanto ripesco le bozze e mi é capitato più di una volta di aver scoperto degli articoli quasi completi che poi ho sistemato e pubblicato.
    La verità è che il blog per me non ha la precedenza, ma ce l’ha la scrittura, anche senza scrivere dei post troppo elaborati serve del tempo e spesso questo tempo lo dedico alla scrittura di un romanzo, attività che ultimamente è scemata anche quella…

    • Elena

      Con la scrittura cara @Giulia non c’è mai una regola! Io funziono come te, quando scrivo qualcosa il blog passa in secondo piano. Ora ho terminato un manuale sulle organizzazioni e il loro funzionamento, è fermo, non so bene cosa farmene, e dunque mi ridedico al blog. Con qualche grado di approssimazione… A me piace ogni tanto cambiare, i colori sono un po’ come l’umore, a volte abbiamo bisogno di darci una mano e questo, lo sai bene, è un periodo che ha bisogno di rosa… Il tuo azzurro è molto gradevole, rilassante, accogliente. Non hai bisogno di cambiarlo fino a quando non ne sentirai anche tu la necessità. A noi piace così. Un saluto e grazie per aver letto con attenzione le mie parole

  • Brunilde

    Che brava volpe tecnologica sei, Elena!
    Io non riuscirei mai a tenere un blog, visto tutto quello che comporta in termini di difficoltà e impegno. Però apprezzo chi lo fa, perchè il blog è uno strumento forte di condivisione e confronto, per me seguirne alcuni è davvero interessante e motivo di arricchimemto personale.Quindi mi pemetto di dire a Grazia: non mollare!

    • Elena

      Si si non bisogna mollare anche se a volte ci sono dei periodi in cui siamo in sospeso con la scrittura o meglio con il raccontarsi attraverso la scrittura, che è poi il senso di un blog. Tecnologica mica tanto Brunilde, leggi il commento di @newwhitebear 🙂

  • newwhitebear

    Giusti i tuoi appunti sugli errori da non commettere ma di errori nei miei sono più di uno. Ho provato a dedicarmi di più ma ho visto che assorbiva troppo tempo con risultati modesti. Poi wordpress ci ha messo lo zampino perché, giustamente, voleva spingermi su un piano a pagamento. Poi mi ha impedito di collegare quello sul mio dominio con l’altro su WP dicendo che non rispettavo le misure di sicurezza. Balle. Quindi ho desistito dalle migliorie che avevo in mente.
    Posso darti un suggerimento? Quando commento un tuo post, non ricevo la notifica della tua risposta, cosa che altri fanno. Non ricordo se all’inizio era così ma di certo scoraggia chi legge e commenta, perché andare a cercare le tue risposte non è facile e serve tempo e titolo del post. Le notifiche delle pubblicazioni le ricevo in doppio, le risposte no. Questo spiega perché molto spesso non replico.

    • Elena

      Ciao Gian, ti ringrazio molto per questa segnalazione di cui non mi ero mai resa conto, quindi, doppio grazie! Chiedo a chi legge se sa suggerirmi un modo per risolvere ma ti prometto che mi ci metto anche io. Sai però che sono un’apprendista stregona! Non ho mai utilizzato il piano gratuito di WP. Quando decisi di aprire un blog mi informai e pensai che avere un dominio mio potesse essere in vantaggio non solo per la gestione ma anche per il possesso completo dei contenuti. Certo, avere un dominio acquisito è un costo ma sostenibile. Ogni hobby ha dei costi e anche questo li ha, com’è naturale. Il punto è cosa vuoi farne. Per ora io ho un blog. Ma non ti nascondo che avere un dominio elenaferro potrebbe essermi utile per qualunque altra iniziativa. Insomma, al momento tengo botta. Tu hai molti blog o comunque sei legato a più di uno se non sbaglio… (chissà se vedrai subito questa risposta!)

  • Grazia Gironella

    Sono contenta di sapere che ti senti abbastanza padrona dei tuoi strumenti e sei ancora in apprendimento, nonostante i problemi che segnali. A parte questo, sto ancora ridacchiando… perché, cara Elena, se prendessi sul serio i tuoi consigli (che trovo molto condivisibili, almeno quelli che capisco) semplicemente chiuderei il blog. Non è detto che non lo faccia. Colpa mia, ovviamente: mi sono cimentata e impegnata, ho dedicato anche agli aspetti tecnici una quantità esorbitante di ore, senza vedere risultati. Non c’è mai stata crescita, anzi, da quando ho lasciato Blogger per WordPress il blog non si è mai ripreso. Adesso è più carino esteticamente, ma questa caratteristica non è poi così importante, quando resti invisibile. Non so bene quale sia il mio punto di non ritorno, ma lo troverò di sicuro.

    • Elena

      Ecco Grazia, a dirti la verità anche io vedendo questi risultati dovrei pensare a chiuderlo il blog, invece al momento non mi passa manco per la capa come si suol dire. Ho ancora qualcosa da dire e intendo dirla. Ma mi pongo una questione: dopo 9 anni si tratta solo di questioni tecniche o tecnologiche o c’è dell’altro? Non dico nulla sul cambio di piattaforma, sono stata sin da subito su WP e non conosco Blogger ma seguo alcuni blog su questa piattaforma e mi paiono ben gestiti e seguiti. Non so cosa capiti di preciso in rete. Un giorno mi deciderò a ingaggiare un webmaster vero giusto per curiosità: quanto sono distante o vicina alla verità che vedo sul mio blog? Qualche volta in consulto serve. Fino ad allora, continuiamo a scrivere amica mia. E cerchiamo di farlo al meglio :*

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