Alla vigilia di Natale, mentre fervono i preparativi per la festa, rischiavo di arrivare con un carico di emozioni piuttosto pesante. Per fortuna tutte le crisi mi insegnano qualcosa!
E’ stato come avere una di quelle vecchie coperte di lana polverose che per scaldarci di qualche grado fanno sentire tutto il loro peso specifico sulle nostre spalle.
Per molti di noi le festività sono un tempo di crisi. Nel mio caso la ragione sta in un anno difficile che non vuole finire, in sfide sempre più pesanti da sostenere, obiettivi solo parzialmente raggiunti e un senso di vuoto sotto i piedi che provo ormai da quando mio padre non è più con me. Sono quindici anni. Quindici Natale senza di lui, senza quella figura che mi faceva sentire protetta sempre, anche quando non era accanto a me.
Per fortuna tutte le crisi insegnano qualcosa. E anche questa non è giunta invano.
Tutte le crisi insegnano qualcosa
Qualche giorno fa commentando con un’amica uno di questi obiettivi perduti, mi dice:
Sai girare tutte le cose in positivo!
Quella frase così semplice ha risuonato nella mia testa per ore.
Talvolta facciamo fatica a riconoscerci doti che esprimiamo in modo naturale, spontaneo, fino a quando una frase semplicissima ma sincera come quella non squarcia la nebbia che talvolta ci impedisce di vedere chi siamo.
Così ci rendiamo conto che abbiamo talenti che non conosciamo e non sappiamo valorizzare.
La capacità di guardare alle cose con un altro punto di vista è fondamentale per coglierne ogni aspetto e soprattutto per evitare di fossilizzarci sui lati negativi, che sono quelli che vediamo meglio perché, si sa, siamo abituati a guardare in controluce ogni cosa ma spesso ci posizioniamo dalla parte sbagliata.
Planare sulle cose dall’alto
Planare sulle cose dall’alto, il motto riferito a Italo Calvino che ho utilizzato per descrivere molti miei stati sui social, penso significhi esattamente questo.
L’opzione che abbiamo di osservare la realtà dall’alto spesso è a portata di mano ma non siamo disponibili ad accoglierla.
Eppure ci offre una valida via d’uscita in quei momenti di crisi che sono tali perché percorrendo sempre le medesime tracce mentre tutto intorno cambia è inevitabile andare fuori strada.
Ci sono sentieri intorno a noi non ancora battuti, che non conosciamo o che non abbiamo imparato a percorrere. Resistiamo perché pensiamo non siano adatti per noi, ma come facciamo ad esserne certi se non li abbiamo mai sperimentati?
Planare sulle cose dall’alto diventa un’opzione paracadute che ci evita di precipitare nei meandri della vita dolorosamente, quando qualcosa non va come vorremmo, quando c’è una situazione da cui non riusciamo ad uscire o quando qualcuno che dovrebbe amarci ci sfida, ci mette alla prova, fino a ferirci profondamente.
Ogni crisi ci insegna qualcosa ed è occasione di trasformazione
Ogni crisi è occasione di trasformazione. Quando supero quei giorni neri in cui ho solo voglia di lamentarmi, talvolta di piangere o di compiangere, di rinunciare, raccolgo il mio paracadute e mi rendo conto che ciò che ho imparato è così prezioso che non vedo l’ora di metterlo in pratica e di viverlo.
Questo ciclo distruttivo/costruttivo è potente e riconosco sia stato con me moltissimo tempo.
Oggi sono in grado di apprezzarlo e di volgerlo in positivo, attendendo con pazienza che evolva e si compia.
Imparare dalle crisi è questo: aprire il nostro paracadute personale e atterrare dolcemente sui problemi avendo il tempo di studiarli, analizzarli, guardarli da altri punti di vista.
Solo così un obiettivo mancato può diventare un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, o di recuperare una dimensione del tempo che ci permetta di dedicarci a noi stesse senza identificarsi con i ruoli che ricopriamo ma semplicemente decidendo di viverci, pienamente.
Non c’è riconoscimento esterno se non siamo noi stesse a sapere esattamente chi siamo. Quando penso che qualcuno se lo sia dimenticato o addirittura di averlo dimenticato io stessa, uso un piccolo stratagemma che mi dà forza e consapevolezza: ripeto tre volte il mio nome.
Io sono Elena Ferro.
Sapere chi sono mi aiuta a percorrere questa trasformazione e ad accettare le cose che non possono essere cambiate.
Trasformare una delusione diventa la conferma di un’esistenza altra che non può essere differente e che al di là del nostro giudizio non potrà evolvere fino a quando non sarà lei stessa a deciderlo.
Basta poco per vedere il lato luminoso delle cose.
Qualche volta tocca spostare la fonte di luce, altre è sufficiente spostare noi stesse in un’altra posizione.
Ma se tentiamo di cambiare l’oggetto illuminato, ecco che tornano il rimpianto, il dolore e la frustrazione.
Gli auguri di Buone Feste del blog
Lo so, è una riflessione poco adeguata a un periodo di festività ma ho pensato che come è accaduto a me forse anche molti altri stanno affrontando momenti difficili, di crisi o di trasformazione.
Per fortuna, tutte le crisi insegnano qualcosa. Voi cosa ricordate di aver imparato da una crisi?
Se vi va potete raccontarmelo, come sempre, nei commenti qui sotto.
Vi lascio con l’augurio si essere capaci di regalarvi un tempo per voi, senza cedere alla tentazione di resistere al vento.
Vi dedico questa bellissima canzone di Andrea Laszlo De Simone, Conchiglie, e i miei migliori auguri di Buone Feste.
12 Comments
newwhitebear
Tutte le crisi insegnano qualcosa. Anche le negatività contengono aspetti positivi, perché ci insegnano qualcosa.
Carissima Elena ti auguro che questo Natale ti porti pace, serenità e tante cose positive.
Un abbraccio
Elena
Grazie caro Gian, per la tua vicinanza e continuità. Un abbraccio e un augurio sincero per voi. Oggi un Natale sereno, domani una vita di pace
Gus O.
Anche a me capitano le tue sensazioni.
Elena
Come le affronti?
Brunilde
Buon Natale! Perdonami Elena, stavolta faccio il bastian contrario…
La vita stessa nel suo evolversi insegna sempre qualcosa, ma io questa storia delle crisi come possibili opportunità non la condivido.
Quando accade qualcosa di brutto, o di destabilizzante, è come essere buttati in acque profonde all’improvviso. Tutti, nessuno escluso, reagiscono d’istinto, cercando di stare a galla e di guadagnare la riva. Poi, entrano in gioco le differenze: c’è chi non sa nuotare e non ha fiato, si fa vincere dalla disperazione e non ce la fa, magari grida per chiedere aiuto e confida che arrivi un soccorso.
C’è invece chi nuota bene, è in buona forma o addirittura ha il brevetto da sub ( ogni riferimento a me medesima è puramente casuale ), e allora non perde la testa, raccoglie le energie e riesce a mettersi in salvo.
Le crisi insegnano soltanto a conoscere meglio se stessi e a misurarsi con i propri strumenti e le proprie capacità .
Auguro a tutte le volpi un Natale sereno e un prossimo futuro senza troppe crisi, visto che veniamo tutti da un periodo così difficile!
Elena
Ciao Brunella, hai fatto bene ad esprimere la tua opinione con così tanta forza, si vede che di crisi ne dai qualcosa e anche che ne hai superate tante. Non è importante quale insegnamento ciascuno di noi ne trae, importante è non lasciare che passino invano. In fondo era questo il senso del post. E poi sai bene che non riesco a esimermi dal guardare il lato positivo… Grazie per gli auguri che ricambio di cuore. Stasera salto la cena… e tu?
Grazia Gironella
Ancora non ho lezioni da trarre da questo periodo difficile, cara Elena, ma spero di arrivarci presto. Intanto il solstizio è passato, e la luce riprende ad aumentare… Ti auguro delle festività serene e positive. 🙂
Elena
Ho notato anche io! Pur sempre qualcosa di cui gioire. Buon fine anno a te , tanta bellezza amica mia
Giulia Lu Mancini
Cara Elena, le crisi saranno anche opportunità di crescita ma io tutto sommato ne farei a meno, sono un po’ stanca di affrontare problemi sempre nuovi, quest’anno è stato davvero pesante.
Ti auguro di passare delle feste serene (o quelle che restano) e di ritrovare nuova forza in te stessa. Un abbraccio
Elena
Cara Giulia, a questo punto dell’anno le nostre stanchezze diventano insopportabili. A me un tempo capitava di poter godere di queste festività natalizie per una bella porzione di energia, ma anche questo, ahimè, con il tempo è cambiato. Ora mi tocca fare i conti con guai quotidiani che immagino saranno sempre maggiori. A meno che io non scopra il trucco per prenderli davvero in modo differente… Grazie per il bell’augurio , te lo restituisco con il cuore. La nostra forza, che sembra inesauribile, anche quando le riserve sono a secco! 😉 Buona giornata
Luz
Peccato, ho scritto un lungo commento che è andato perduto. Scrivevo che ho vissuto crisi personali molto gravi e destabilizzanti. Una verso i 40 anni, terribile, non l’augurerei al mio peggior nemico. Se ne esce solo se sai conservare il tuo orizzonte di valori. Non c’è altro modo. Buon 2023, cara Elena!
Elena
Cara Luz benritrovata anche in questi primi giorni di un anno che spero davvero migliore. Mi spiace per l’inconveniente ma ti ringrazio per aver insistito! Credo che la tua sia una sintesi perfetta : restare in sintonia con i nostri valori e la nostra identità aiuta a superare i momenti più difficili. Ma anche più prosaicamente dormire meglio, stare in mezzo alla natura e pensare a noi stesse aiuta ;). Ti penso perché anche tu hai avuto le tue pene nel 2022 e so che sei una donna piena di risorse che di sicuro ti hanno sostenuta e ti sosterranno. Grande! Un abbraccio