Una delle cose più importanti che ho imparato durante il nostro viaggio in barca a vela in Croazia (il diario di bordo a questo link) è stato apprezzare le notti in rada.
Un’esperienza romantica se si è in dolce compagnia ma anche silenziosa e rispettosa della privacy.
In porto spesso c’è il pieno di imbarcazioni ed è molto difficile restare tranquilli godendo del rumore del mare e del suo silenzio.
In rada invece si può. Impagabile.
Con una piccola imbarcazione poi è molto semplice dare ancora.
La manovra deve essere eseguita alla perfezione per garantire un sonno tranquillo e sicuro a tutto l’equipaggio.
In rada sarete esposti a cambiamenti meteo e del moto ondoso, senza la protezione del porto.
Dopo aver visto come ormeggiare una piccola barca a vela come il Fun, oggi vediamo alcuni piccoli accorgimenti su come godersi la rada perfetta.
Dormire in rada con una piccola barca a vela come il Fun
1) La scelta della cala o baia.
Non fatevi ingannare da serate di calma e bonaccia per sistemarvi in quella caletta che piace tanto al vostro equipaggio ma che non ha le caratteristiche giuste per un riposo senza problemi.
Se non è protetta dal vento previsto o che voi vi aspettate, meglio scartarla.
La rada funziona se vi ridossate sotto vento. Occhio dunque alla sua direzione e alla direzione delle onde, se non volete ballare tutta notte!
L’ideale sono i ridossi in cale con qualche rilievo. Se tra i rilievi si formano dei canaloni, allora dovrete aspettarvi un vento da quella direzione. MA almeno saprete da che lato ripararvi.
2) Dove posizionarsi
La vostra cala è così sicura che è stata selezionata anche da altri naviganti come voi.
Accidenti! Quando i poti sono pieni, succede.
Nessun problema: il Fun o una piccola barca a vela come quella ha un pescaggio minimo che vi consente di ancorare anche là dove gli altri non possono osare.
Okkio comunque al moto ondoso, inversamente proporzionale alla profondità.
Calcolate bene il calumo (almeno 3 volte la profondità, una vera comica vedere barche “impiccate” con calumi pari solo alla distanza della prua dal fondo!).
Un calumo ben dosato non è solo fonte di tranquillità per voi (sarete ben sicuri al vostro ormeggio) ma anche per gli altri.
Se osservate le barche ormeggiate in rada ne vedrete delle belle. Siate differenti!
Potrebbe essere un problema se gira il vento. La barca ruota intorno all’ancora con un diametro preciso.
Tenetevi discosti dalle altre barche e pregate che facciano altrettanto. E attenzione a non dare ancora su quella del vostro vicino!
Sulla nostra barca noi abbiamo in dotazione 35 metri di catena e 25 di cima. Ci piace viaggiare sicuri 😁 .
3) Gettare l’ancora
Noi usiamo una Danforth di 8 kg. È un po’ sovradimensionata, ma fin che le forze non ci mancheranno andiamo avanti così.
Il Fun non ha un salpa ancora. Quindi noi abbiamo sistemato l’ancora a poppa, già pronta, con la cima passata sulla galloccia e rinviata a prua.
Quando è il momento, si getta ancora. Il timone segue la direzione della catena/cima finché la barca non si raddrizza.
Noi gettiamo l’ancora con la barca in movimento, con vento in poppa.
In questo modo l’ancora prenderà e dopo un po’ si presenterà da sola al vento. Naturalmente prima avrete ammainato la randa e dopo la manovra il fiocco.
4) Levare l’ancora
Avete passato una notte sicura e tranquilla. Altre barche si sono toccate, ma a voi non è capitato nulla. Avevate calumo e vi siete sistemati bene. Bravi!
Ora però dovete riprendere il mare, è ora di salpare.
Preparate la barca (vele, drizze ecc).
Afferrate la catena e tenendo il timone in centro, spedate e issate l’ancora. Se viene su liscia tutto ok. Se è dura non forzate, potrebbe essersi incagliata. Aspettate tenendola in tiro sulla verticale, dopo un po’ si disincaglierà e potrete proseguire la manovra.
Mi raccomando marinai, lasciate perdere il motore.
Che gusto nell’issare la vela di prua e salutare le altre barche con un’uscita a vele bianche.
E se vi piace nuotare, procuratevi una sacca stagna, mettetele dentro ciò che vi occorre e nuotate a terra. Da lì la vostra barca sembrerà ancora più bella.
Come ormeggiare una piccola barca a vela in porto? Leggi qui.
7 Comments
newwhitebear
non è facile andare per mare poi con un Fun ancora meno. Però voi siete in gamba e conoscete il vostro pollo – il fun – e siete prudenti nelle manovre.
Elena
La prudenza è una nostra caratteristica. In mare, come in montagna, dev’essere un must a mio avviso. Non ce ne siamo mai pentiti
newwhitebear
Per la montagna è verissimo. Per mare non dico nulla.
Elena
La natura nel suo complesso richiede prudenza. Pensiamo di dominarla ma non siamo che piccole gocce che devono essere in equilibrio con il resto e soprattutto con noi stessi
newwhitebear
Dobbiamo essere consapevoli dei rischi e non sopravalutare le nostre forzr
Catia
Tesoro, quanti kg hai già perso? Baci a Carlos
Elena
Te lo dico al rientro… Certo i nostri pasti sono piuttosto frugali. Solo che ogni tanto tocchiamo terra….. Baci ricambiati