Al DeA Planeta ci sono anch'io!
Scrittura creativa

Al DeA Planeta ci sono anch’io!

Ebbene sì, care Volpi. Quest’anno zitta zitta al Premio DeA Planeta mi ci sono iscritta anch’io.

Concorro cin un romanzo inedito, pronta per la pugna e a vincere il premio più goloso del panorama italiano!

Non è stato difficile, tutt’altro.

Ho creato un mio profilo, fornendo i dati necessari, e in seguito ho caricato il manoscritto sul sito del DeA.

Ci ho dovuto lavorare un po’ perché il Premio richiede un minimo di battute pari a 360.000 e il mio romanzo, dopo i numerosi interventi a taglio, era leggermente sotto la soglia.

Non importa, l’ultima lettura mi ha permesso di aggiornare la stesura e raggiungere facilmente il traguardo 💡 

Poi ho ricevuto una mail di conferma, e bom, sono a bordo!

Cos’è il DeA Planeta

Il DeA Planeta, si legge sul sito, è stato creato a Barcellona nel 1952 dal fondatore della omonima casa editrice, José Manuel Lara Hernández, con l’obiettivo di promuovere opere inedite di autori spagnoli.[…]

I gruppi De Agostini e Planeta all’inizio del 2017 hanno dato vita a DeA Planeta Libri, che adesso propone in Italia un premio con l’obiettivo di offrire al grande pubblico romanzi di qualità.

Il valore economico del premio, 150.000 euro.

Una cifra considerevole!

Che non è l’unico aspetto positivo del Premio, anche se sarebbe già abbastanza per un’autrice come me.

La verità è che il Premio è accattivante perché promette di offrire romanzi di qualità di autori/autrici che il grande pubblico non conosce e si presenta come un’opportunità golosa per esordienti o emergenti.

Sognare di superare le barriere supersoniche dell’editoria in Italia, è già un grande regalo, o un’effimera consolazione, fate voi.

L’anno scorso ha vinto Simona Sparaco con Nel silenzio delle nostre parole, al link trovate la mia recensione.

Non proprio una sconosciuta.

Ma chissà, in fondo Torino le ha portato bene 😉

 

Il bando è stato pubblicato a ottobre e la finestra per iscrivere la propria opera (rigorosamente inedita e di cui si detenga la piena proprietà dei diritti d’autore) si chiude il 29 febbraio 2020.

Se avete nel cassetto un’opera che rispetta le caratteristiche descritte nel bando, avete ancora un’opportunità.

Io ho deciso di coglierla, voi che fate?

 

Ricordate le mie quattro domande ai partecipanti del DeA Planeta? Ora tocca a me rispondere!

 

L’anno scorso avevamo discusso parecchio sul premio.

Ne avevo dato conto in questo post, in cui rivolgevo le mie Quattro domande ai partecipanti al DeA Planeta.

Se avessi avuto Càscara pronto lo avrei di certo iscritto già nel 2019, ma così non era e ricordo bene i sogni e le aspettative, altissime, degli amici che vi avevano partecipato e delle ansie legate alla cinquina, alla finale, alle possibilità che il proprio manoscritto giungesse a una di queste fasi.

Ora è giusto che conosciate le mie 😀 

 

Ci credi davvero di poter essere tra i 5 finalisti?

No, affatto.

Il romanzo mi piace molto, la storia mi rappresenta e credo proprio che sia scritta bene.

Ma il tema non è nel mainstream di tendenza. Parla di migrazioni, donne e miseria nel sud Italia.

La mia ispirazione sono state Grazia Deledda e Nuto Revelli. Lo so, altino come metro di confronto, ma è la pura verità.

Per non dimenticare Sciascia. Impossibile prescindere da quet’autore se si scrive di costumi, società, contraddizioni della nostra penisola, non solo in quegli anni.

Ma ci spero. Ci spero davvero.

 

Come occuperai questo lungo tempo di attesa? Scrivendo?

 

Scrivendo, sì, ma quello che mi va, senza pretese e senza ansie.

Curerò il blog, lavorerò (il lavoro mi piace, mi stanca, mi toglie molto tempo, ma mi appassiona) e amerò la vita e le mie persone come cerco di fare, ogni giorno.

Magari mi deciderò a pubblicare i miei racconti, l’ultimo l’ho appena scritto, lo trovi qui.

 

Cosa farai con i soldi guadagnati dall’eventuale vincita?

 

Bene bene, bella domanda 😉 

Prima di tutto li dividerei con la mia famiglia.

Poi con la parte residua programmerei un viaggio (lungo quanto possibile) magari in oriente o verso le americhe, e farei un gesto di slidarietà concreta che posso in qualche modo verificare.

Che dite, preparo già la valigia? :mrgreen: 

 

Quante volte hai scritto e riscritto il manoscritto che hai mandato al DeA?

 

😈 Ummamma, ma voi lo sapete benissimo!

Non ricordo esattamente quante revisioni ho dovuto fare, ma di sicuro almeno cinque o forse persino sei.

Questo romanzo è stato un lavoraccio, se adesso non vince, giuro che… 😈 

 

Non vedo l’ora che arrivi aprile 2020 quando il Premio DeA Planeta annuncerà la cinquina.

E poi comodamente attenderò il 20 aprile, giorno della mia premiazione.

Dunque, care Volpi, è tempo di farmi gli in bocca al lupo!

E di confessare se c’è qualcun altro che legge il blog in lizza per il premio!!!!

 

21 Comments

  • Barbara

    Break a leg! A quegli altri concorrenti però! 😀
    Mi piacerebbe tanto, tanto, ma tanto che vincesse un esordiente vero, non amico di, parente di, segretaria di, scrittore già pubblicato con. Sarebbe una vera iniezione di fiducia. 🙂

  • Giulia Lu Dip

    Allora in bocca al lupo !
    Io ho un romanzo quasi pronto e ci avevo fatto un pensierino, ma non credo di partecipare, ha bisogno ancora di parecchie revisioni. Riguardo le 360.000 battute sai che ho letto “Nel silenzio delle nostre parole” e mi sembra che sia decisamente al di sotto, però non riesco a valutarlo perché ho letto l’ebook, mah non so. Comunque è un bel romanzo, mi è piaciuto.

    • Elena

      Accidenti Giulia sei agli utlimi giorni ma forse potresti almeno tentare! Ti capisco però, l’anno scorso ero nella tua situazione e ho divuto rinunciarvi. Ora attenderò aprile e nel frattempo satrò ferma perché il premio questo pretetnde, esclusività. Pazienza, non ho fretta. A me “Nel silenzio delle nostre parole” era piaciuto molto, lo avevo anche recensito, forse avevi letto. Ora che mi sono trovata a dover rispettare le richieste del DeA, mi sono ricordata che avevo trovato una parte come inserita dopo, uan specie di allungamento del brodo (perdona la scarsa metafora) che in allora proprio non comprendevo perché nulal aggiungeva al romanzo anzi ne tardava l’epilogo. Oggi credo di aver compreso la ragione. Sinceramente questa regola delle 360.000 battute non l’ho capita e , nel caso della Sparaco, ammesso che sia proprio così come ho creduto, non ha nemmeno giovato. Al mio per fortuna mancava poco, ho rimediato con qualche parola in più e qualche spiegazione che mancava. Alla fine è stato un bene. Ora aspetto aprile. Ma non faccio progetti… 😀

  • Brunilde

    Fra balene, gufi e lupi mi sento un po’ confusa ma il senso è quello: buona fortuna, tengo le dita incrociate e anch’io faccio il tifo per te . Tienici aggiornati!

  • newwhitebear

    sarei ancora in tempo ma preferisco non rubarti la scena 😀
    Battute a parte, hai fatto bene a iscriverti. Non costa nulla e provi l’emozione che qualcuno legga il tuo romanzo.
    Forza Elena che ce la fai!

  • Sandra

    Quest’anno ho passato la mano, ma sono felice che anche tu abbia deciso di partecipare e condividere le emozioni che ben conosco con tutti noi. In becco al gufo, si dice.

  • Banaudi Nadia

    In bocca al…o in culo alla… Vedi tu chi preferisci. No, io non sto tra gli altri concorrenti ,qui quia maggior ragione ti faccio i migliori auguri perché Cascara abbia l’attenzione che merita e le opportunità che ne possono derivare.

    • Elena

      Vanno bene entrambe, cara Nadia! Credo molto in Càscara, e tu lo sai bene 🙂 Non so se questa sarà la sua occasione, ma già penso al piano B. Felice di avere un’amica che tifa per me!

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