Comunicare, secondo me

La nuda verità sui miei tre anni di blog

La nuda verità sui miei tre anni di blogDomani è una data importante per le Volpi: il 18 aprile del 2015 infatti questo blog vedeva la luce con il suo primo articolo, Guardare al futuro.

In occasione del suo terzo compleanno, ne approfitto per fare un bilancio di questi tre anni incredibili e per fare qualche confessione. Tra amici si puo’ fare, o no?

Perché diavolo ho aperto un blog

La nuda verità? Volevo promuovermi.

Avevo appena pubblicato Così passano le nuvole e avevo bisogno di farlo conoscere e di far conoscere me nella veste inusuale dell’autrice. Sono una persona che non parla volentieri delle cose che la riguardano, ma dopo molto peregrinare, ero finalmente riuscita a pubblicare il mio romanzo!

Solo che non avevo la più pallida idea di come promuoverlo oltre la mia cerchia di conoscenze.

Così mi sono detta:

Apro un blog, che ci vuole?

Beata ignoranza…

Scrivere per un blog è tutta un’altra cosa

Avevo scritto un romanzo e aveva avuto un buon successo. Bene. E dunque? Una volta trattati i temi del romanzo, che si scrive in un blog?

Questa era la domanda che mi assillava, non dico quotidianamente ma quasi.

A parte le innumerevoli ore rubate al sonno solo per capire come presentare al meglio l’immagine del blog sotto il profilo tecnico, dovevo imparare, anzi re-imparare a scrivere.

Perché una cosa l’ho capita subitonon ci si può avventurare in questi lidi applicando le tradizionali regole della scrittura che vigono altrove. Non c’è niente di più sbagliato!

Ho confidenza con le parole, scritte e parlate, ma scrivere per un blog, il tuo blog, è tutta un’altra cosa.

Un blog si scrive e si legge con un ritmo, con una scorrevolezza e con una serie di accorgimenti che devono essere specifici per il web. Persino la punteggiatura o il famoso a capo per generare “spazio visivo” è inconcepibile in un testo, sia esso un documento, un racconto, un romanzo.

Ho dovuto imparare, anzi, re imparare, a scrivere e a comunicare.

Poi gli argomenti mi hanno preso la mano

Per fortuna avevo moltissime cose da dire, intendo oltre i temi e le presentazioni del mio romanzo. E meno male, perché, resti tra noi, dopo un pò venivano a noia pure a me.

E poi dentro sentivo tante altre cose che avevo bisogno di comunicare!

Così il mio blog è diventato lo spazio in cui, improvvisamente, è arrivata la discussione, i primi commenti, le prime mail.

È diventato vivo, non solo letto, ma discusso, vissuto. E ha cominciato a regalarmi enormi soddisfazioni.

La mia fortuna è stata quella di aver abbandonato quasi subito l’idea del  piano editoriale.

All’inizio mi sono dannata e non poco a tentare di programmarne uno, utilizzando matite colorate e una piccola agenda con la data prevista per la pubblicazione dei post, uno per ogni categoria da distribuire adeguatamente nell’arco delle settimane

Ma non era quello che volevo.

Io volevo scrivere l’incipit di un racconto che doveva durare nel tempo, che avesse un filo conduttore, e che non annoiasse nessuno, in primo luogo me.

Ho sempre creduto piuttosto nella periodicità dei post.

Prima scrivevo quando avevo voglia, poi tre volte a settimana, al momento siamo a due. Ma sempre nelle stesse giornate.

Costa fatica, lo so, ma è una disciplina cui non voglio rinunciare.

Ho passato momenti di crisi, fino a pensare all’abbandono

Quando ti sembra che ogni sforzo sia vano, i commenti non arrivano e le visite languono, ti chiedi se quello che stai facendo ha un senso.

Non è detto che ce l’abbia in effetti, mettersi in discussione è sempre un lavoro ben fatto.

Io mi ci sono messa, perché più pensavo a cosa scrivere e a come ottenere visite, più pensavo a trovare la mia voce in mezzo al rumore delle altre e a ottenere consensi, specie sui social, e meno riuscivo a concentrarmi sui contenuti e sul blog, e a divertirmi, a godere di ciò che stavo facendo.

Ero a un soffio dal mollare. Poi accadde che un commento, inconsapevolmente, cambiò la prospettiva. E allora, ho rivisto tutto, il nero all’orizzonte si è diradato ed è spuntato un tiepido sole.

E poi, è tornato il sereno.

Proprio nel momento di crisi, ho trovato la chiave di volta

Così sono ancora qui.

Ho capito che non dovevo preoccuparmi del romanzo, né proporne temi attuali ma distanti da me.

Non dovevo scrivere per cercare il consenso degli atri ma solo scrivere ciò che sentivo urgente, significativo, per me in quel momento.

Oggi non scrivo di cose pensate o scritte da altri.

Scrivo soltanto di cose pensate da me.

Non troverete nient’altro in questo blog, in nessuna delle categorie in cui vorrete sbirciare. Niente, se non me stessa

 

Perciò, se vi state chiedendo se sono pronta per  un altro anno di Volpi che camminano sul ghiaccio…

La risposta è assolutamente sì. E voi?

Ho tantissime idee in testa e circa un centinaio di bozze che devono prendere vita.

Così festeggio il mio, il nostro terzo compleanno.

Auguri a tutte le Volpi che mi hanno accompagnata fin qui, sperando che restino con me ancora a lungo. Un abbraccio.

Ora vado a coprirmi, questa nuda verità mi ha fatto venire un freddo …  :mrgreen:


Confessate: avete mai intrapreso una strada in salita che non pensavate di  percorrere fino in fondo? 

Volete curiosare su gli ultimi due compleanni del blog?

Ecco quello del 2017  Buon compleanno blog!

e il primo anno Un anno di blogging

 

32 Comments

  • Marina

    Auguri, cara Elena e altri cento di questi anni di blogging.
    Anch’io ho cominciato usando il blog come vetrina per il mio romanzo, ma mi sono resa presto conto che non poteva essere solo quello, anzi che non doveva essere proprio quello e ho cambiato rotta.
    Scrivere ha molte forme: io amo quella che mi porta a pubblicare i post, è un modo per stare vicina alla gente, comunicare senza fingere personaggi o situazioni. È bello avere la possibilità di scegliere a quale tipo di scrittura dedicarsi. Avere un blog è un impegno bellissimo.
    Buon inizio di quarto anno, allora!

    • Elena

      Cara Marina, una vera epidemia queste autrici che aprono blog x promuovere i loro libri ! Si la scrittura è espressione della nostra libertà ed è giusto che ognuno cerchi la forma che la rappresenta di più. Non esiste una formula, esiste il percorso che abbiamo intrapreso. Non mi pare vero di essere in rete da 3 anni ma è così. Significa che i cambiamenti in me, nella mia scrittura e nella mia personalità sono stati capiti. Certo, non da tutti i lettori, che piacere a tutti è impossibile. Ma alle Volpi sí. E siete bellissime! Grazie per esserci

  • Grazia Gironella

    Ogni impresa importante richiede frequenti messe in discussione e aggiustamenti di rotta, e il blog sicuramente è una di quelle. Ascoltare il tuo racconto mi suscita una sequela di “ah, io invece” e “sì, anch’io”. Per esempio a me piace molto riportare sul mio blog le parole di altri. Ho sempre considerato importante la funzione di chi fa da megafono per le idee. Può sembrare un modo per farmi trainare, lavorando di meno, ma per me non è così. Anche il mio manuale di scrittura è nato su queste basi. Figurati se potevo inventarmi qualcosa di originale, dopo solo pochi anni di scrittura! (Sarebbe comunque impossibile, ma diventa un discorso ingombrante…) Comunque leggere manuali mi aveva dato qualcosa di importante, e mi sembrava di doverlo rendere disponibile a tutti in forma semplice. Però ultimamente mi pongo domande proprio su questo punto: il mio diffondere idee che trovo interessanti non nascerà anche da una sfiducia nelle mie? Meditate, gente, meditate… 😉

    • Elena

      Ciao Grazia, le esperienze sono tutte diverse ma ognuna di noi con un blog credo passi attraverso gli stessi ostacoli, l’identificazione è facile ;).
      Quanto alla presunta originalità dei temi trattati, la mia frase “Oggi non scrivo di cose pensate o scritte da altri. Scrivo soltanto di cose pensate da me. Non troverete nient’altro in questo blog, in nessuna delle categorie in cui vorrete sbirciare. Niente, se non me stessa”, l’ho scritta un giorno in cui avevo letto troppe pagine web con articoli che richiamavano concetti e strumenti inventati da altri. Non si può essere originali in assoluto, sono d’accordo, ma ogni cosa può essere vista da un particolare punto di osservazione, il nostro. Ripetere a manetta contenuti espressi da altri non mi pare costruttivo o comunque non è la strada che ho scelto per il blog. Significa correre un rischio? Certo, mi pare anche tu lo faccia, non lesini certo la tua interpretazione. Una delle cose che mi hanno insegnato tre anni di avventura in rete e che mi ero scordata di segnalare, è proprio questa_ ho imparato ad avere più fiducia in me stessa, anche questo è stato la svolta di cui parlo nel post. Perciò ti ringrazio per gli auguri e per avermi fatto tornare in mente qualcosa che avevo dimenticato. Scoprire le proprie idee davanti a un pubblico non è semplice ma molto, molto liberatorio. E al di là delle differenze, credo sia questo che costruisce una relazione. Grazie per gli auguri, spero di passare un intero anno insieme!

      • Grazia Gironella

        Sento la vicinanza; non c’è contrapposizione, ma completamento, come se ognuno possedesse una tessera del mosaico, non è così? Mi auguro che passeremo insieme più di un anno, cara Elena. 🙂

  • Alvaro Occelli

    Buona sera signore volpi. Questo luogo é molto interessante e formativo complimenti . Ho appena pubblicato il mio primo romanzo e grazie ai video tutorial della nostra padrona di casa sto organizzando una presentazione . Che paura!!!
    É davvero un sollievo trovare qualcuno in grado di istruirti e , con le sue dritte, incoraggiarti.

    • Elena

      Buona sera Alvaro, innanzitutto benvenuto nel blog e tra le Volpi! La padrona di casa è un’apprendista stregona molto lieta di essere stata utile alla tua prima presentazione! Sono super curiosa di sapere com’è andata, devi assolutamente raccontarcela. Non credo di poter istruire qualcuno, ma di certo non mi manca l’entusiasmo, ed è quello che mostriamo intorno al nostro libro, al nostro lavoro che fa la differenza. Questo è proprio un bel commento di buon compleanno, grazie!

    • Elena

      Ciao Eletta, certo che me lo ricordo. Ora è decollato perché merita l’attenzione di tutti. Da quando ho capito l’importanza di ricevere voci e segnali di vita anche io sono più attenta agli spazi degli altri. A proposito, è un po’ che non visito il tuo, devo rimediare 🙂 Abbraccio ricambiato

  • newwhitebear

    innanzitutto complimenti. Dare al proprio blog una veste personale non è facile, perché è più facile scrivere argomenti all’ordine del giorno.
    Per la periodicità va bene tutto, l’importante è quello che si scrive e pubblica. Può piacere oppure no ma esprime quello che siamo noi.
    Chi ti segue? Ti seguirà se continui così.

  • rosaliap

    Lunga vita alle Volpi! Anche perché cosa leggerei, se no, il martedì e il venerdì poco dopo l’alba? La tua fedeltà al proposito di pubblicare due volte alla settimana è ammirevole, io non ci riesco, poco tempo e mancanza di idee. Ora sono di nuovo in una fase di stallo con la promozione da organizzare per l’uscita del mio libro. Invece di agire, sono qui a pensare, a rimuginare… cosa partorirà la mia fantasia? Magari parlerò in un prossimo post delle idee (poche e confuse) di questi giorni. Il tuo andare avanti è stata una bellissima decisione. Cos’è di preciso che ti ha fatto cambiare idea? 😉

    • Elena

      AHAHAHA è vero Rosalia, tu sei la mia lettrice più mattutina! Adoro quando ci scambiamo i commenti dalle 7 alle 8, tranne quando escono i miei video, allora sì che ti metto in crisi a quell’ora! La stanchezza è più che normale, soprattutto quando si sta lavorando a un progetto così importante come un romanzo e per di più in uscita. Vedi, al contrario di me che ho aperto un blog per promuovere il romanzo, tu in questo periodo ne parli meno di quanto potresti…. Io non vedo l’ora di leggere i tuoi post con qualche anticipazione in più, ti prego, scrivi!!!!!
      Per rispondere alla tua domanda, ti dirò senza piaggeria che siete state voi. Dopo più di un anno in cui nessuno, ma proprio nessuno, metteva un mi piace, un commento, eccetto qualche condivisione sui social (anche se le visite c’erano, poche, ma c’erano e in numeri dignitosi) ho pensato di chiudere. Che ci stavo a fare qui a parlare da sola?
      Poi ho cercato di risolvere il problema. Mi sono informata e ho capito che nessuno dialogava con me perché io non dialogavo con loro, semplice!
      Così ho cominciato a farlo. Ho visitato i blog che mi interessavano e non mi limitavo solo a leggere ma ho cominciato anche a commentare. Ero dubbiosa su come e cosa dire,in effetti non avevo esperienza di commenti, e vedevo gli altri così in confidenza, così capaci di scrivere le cose giuste nel modo giusto che io mi sentivo inadeguata. Ma mi sono buttata. Ed è cominciata l’inversione di rotta. Un commento, un mi piace, e così via. Molti purtroppo sono passati, sono stati in nostra compagnia un pò, e poi se ne sono andati. La maggior parte sono rimaste. E ognuna/o di voi è una gioia. La tua è vederti al mattino presto affacciarti e lasciarmi il tuo ciao. Grazie per gli auguri

  • mariateresasteri

    Tantissimi auguri, Volpi! Anche a te, ovviamente 😉
    Quello che hai capito non è cosa da poco, anzi può fare una grande differenza. Intanto hai messo una grande energia in questo progetto e si vede da tanti aspetti, a cominciare dai dettagli che curi. E poi soprattutto secondo me questa casa virtuale ha il grande pregio di riflettere in pieno quella che sei (per quel poco che so di te, s’intende). Che dirti se non continua così? Un abbraccio
    Ah, ho scaricato il pdf il racconto, grazie!

    • Elena

      Ciao @MariaTeresa, sono felice tu abbia scaricato il racconto, spero tu possa apprezzarlo. Sono una persona che fa le cose che ama con grande attenzione e cura. E’ così nella vita, nelle relazioni, nel lavoro e naturalmente anche nel blog! Mi fa piacere che traspaia, d’altra parte se è davvero la nostra casa virtuale allora voglio tenerla da conto. Almeno più di quella reale, che a causa del blog, è un po’ trascurata…. Per fortuna ho un compagno comprensivo 🙂
      Abbraccio ricambiato e grazie per gli auguri!

  • mattinascente

    Il 2015 deve avere avuto una qualche strana influenza astrale, dato che anche io ho aperto il mio blog a luglio 2015!!! L’ho aperto perché volevo un piccolo angolino dove trasmettere positività; dove coltivare la “mia” ricerca di positività. Impegnarmi a trasmettere mi obbliga a ricercare. In certi giorni la ricerca è davvero faticosa, però in quasi tre anni, devo ammettere che ne è valsa la pena e sono felice di avere scoperto il tuo “salotto”, dove chiacchierare e scambiarsi opinioni. Tanti blog-auguri.

    • Elena

      Ciao @Sabrina, il piacere è tutto mio! Ti confesso una cosa: sai cosa mi ha colpito del tuo blog? Il bicchiere d’acqua la mattina. Lo so che sembra stupido ma tra questo e lo yoga ho capito che avevamo qualcosa in comune. Mi piace salutarci è per questo che resisto alle difficoltà. Tengo soprattutto a voi, se non ci fossero le Volpi, non vi avrei trovate!
      PS: nel 2015 un quadro astrale favorevole ha prodotto un proliferare di energie bloggistiche che per fortuna sono ancora in campo. Avanti tutta, e buon compleanno anche a te!

      • mattinascente

        AHAHAH!!! Appuntamento “risveglio muscolare” e “acqua e colazione”, qualcuno mi chiede perché io ripeta sempre, in tutti i miei post, questo schema: semplicemente perché credo che siano le buone abitudine a fare la differenza. In questo caso la differenza è stata incontrare il tuo blog. Grazie e buona giornata.

        • Elena

          Fai bene a insistere, sono convinta che molti dei tuoi lettori ancora non lo applichino! Eppure fa così bene! Grazie a te e buona serata 🙂

  • Banaudi Nadia

    Ma allora buon compleanno, giovanotto di un blog. Tre anni sono una bella età, sopravvivere nel mondo dei blog è cosa ardua e non solo per la carenza di idee che prima o poi arriva, per il carico di lavoro che porta la mente e le energie altrove, ma anche per un calo fisiologico umano, non si può sempre essere sulla cresta dell’onda.
    Io trovo che i blog sia uno spazio di dialogo mai fine a se stesso, può essere divulgativo o pubblicitario ma sempre ideato perché di uso comune. Il tuo svolge benissimo questa azione, per cui lunga vita…

    • Elena

      Grazie Nadia per le tue parole di incoraggiamento. In effetti ho investito molto perché potesse diventare uno spazio dedicato allo scambio e alla divulgazione. A volte me ne esco con qualche post di attualità perché ci sono alcune questioni di cui non si parla e io mi sono messa in testa di fare la mia parte! Abbiamo discusso più volte del fatto che un blog ha senso se ha commentatori, pareri, discussione. Altrimenti è un sito fine a se stesso, mi verrebbe da dire morto. Come è stato il mio per molto tempo, fino a quando non ho capito che non potevo scrivere solo per me ma che dovevo farlo anche per chi mi leggeva. Piano piano sono arrivati i primi commenti e ricordo bene che tu sei stata tra questi, portata qui da Anima di Carta.
      E poi ho trovato la mia beta reader. Insomma, tre anni di blog sono ben serviti a qualcosa… 🙂

      • Banaudi Nadia

        A entrambe, per quanto mi riguarda, perché mi apri sempre gli occhi su argomenti che nemmeno mi passano per la mente, e perché nello scambio c’è sempre tantissima energia.

  • Darius Tred

    Che dire, complimenti. 😀

    Non ti nascondo un particolare: mentre leggevo il tuo post, ho sorriso quando hai scritto che hai abbandonato quasi subito l’idea del piano editoriale.
    Io penso che il piano editoriale, o calendario editoriale, sia una delle cose più senza senso per un blog: obbligarsi a scrivere sempre qualcosa, in modo da pubblicare sempre il giorno X del mese o, peggio, della settimana, è una cosa secondo me “contronatura”.

    Io di blog ne ho tre e mai ho adottato un calendario editoriale: semplicemente, scrivo quando ho tempo e voglia. Certo, non sempre sono aggiornati e a volte sembrano abbandonati. Ma l’importante è vivere felici 😀 .

    Ancora mi stupisco di come certi sedicenti “guru del blogging” continuino a sottolineare questo punto come uno dei must per il successo del proprio blog. Certo, il mio è pur sempre un pensiero personale altamente opinabile. Resta il fatto che molti dei blog che seguo da tempo hanno abbandonato (o più volte allentato) il proprio ritmo di pubblicazione, salvo prendersi veri e propri periodi di sospensione (fine delle idee?) o addirittura abbandonare del tutto il blogging.

    Altri, pur di restare fedeli al fatidico caledario editoriale, si ripetono negli argomenti quasi senza accorgersi.

    I blog più “genuini”, alla fine, sono quelli senza calendario editoriale. Come il tuo. 🙂 .

    • Elena

      Buona sera Darius e benvenuto! Per quanto riguarda il piano editoriale sono rimasta fregata da questi guru che ti spiegano come va il mondo, come se ci fosse solo un modo per fare blogging, cioè vendere e monetizzare. Un incubo, per fortuna è passato subito. Anche a me piace, come dicevo poc’anzi a @Barbara, scrivere ciò che è molto attuale in quel periodo dato, e non cose programmate per corrispondere a stupide alternanze di contenuti di cui non si sente il bisogno. Chi ti segue con affetto settimana dopo settimana sa cosa aspettarsi. Non conosce l’argomento, d’accordo, e questa è una sorpresa a mio avviso piacevole. Tuttavia sa chi troverà, una voce particolare che parla il suo linguaggio e presenta le sue idee. Sono contenta davvero che tu abbia apprezzato la genuinità del blog, a questo punto spero che tu abbia voglia di restare a bordo e viaggiare con le Volpi per il web! A presto

  • Barbara

    Maddai!! I nostri blog sono quasi coetanei! L’idea covava da un po’, con qualcuno che continuava a chiedermi “Allora, quando lo apri un sito per i tuoi racconti?”, ad agosto durante le ferie estive ho iniziato a “giocare” con wordpress. Poi è stato un “lo faccio, non lo faccio, lo faccio, non lo faccio”, dall’idea del “riciclo” del dominio è arrivato il logo di Simona, il buon Alex che mi dava tutte le dritte possibili (per me wordpress era nuovo, io arrivo da esperienze con Php-Nuke e Joomla), e poi “Quando lo mettiamo online?” Beh, quest’anno faccio 40, un blog è un’ottima idea per festeggiare, no? Così da dicembre 2015 non festeggio più i miei compleanni, ma i suoi compleblog! (un’ottima tecnica per non invecchiare no? 😀 )
    A parte la diffidenza iniziale, non ho mai pensato di mollare. Certo ho anch’io le giornate stancanti, oggi non so ancora cosa andrà pubblicato giovedì-venerdì e che non sia sabato, perché non trovo un file, e quindi dovrò rifare un po’ di cose, e forse cederò alla tentazione del “post di ripiego”. Come te, avevo provato a calendarizzare, ma poi finisce che sposto sempre i blocchi sul GCalendar e tanti saluti, arrivano cose nuove, cose urgenti, altre ritardano, e bisogna seguire il vento.
    Però sono contenta che hai resistito! Per conto mio, ne vale la pena!
    Io a Torino ci sarò già il sabato, che Torino non l’ho mai vista e se devo beccarmi 8 ore di auto in un weekend almeno che sia bello ricco! E che non decida di partire già il venerdì sera e tornare il lunedì pomeriggio… 😀

    • Elena

      Ebbene sì, mi ero già accorta di questa simpatica convergenza di età tra di noi… Solo fittizia e solo per il blog, ma non preciso di quanto sul resto :))
      Il tuo blog ha un’impostazione molto più professionale. La tua expertise in informatica rende i tuoi post completi anche sotto il profilo tecnico, hai una tua nicchia per così dire che è scrivere di scrittura e di come la dotazione tecnologica possa migliorarla. Ti seguo volentieri perché mi piace cosa scrivi e mi è utile. Inoltre hai un bel gruppo su cui contare per tutta una serie di cose, e questo è un enorme vantaggio, specie per la manutenzione e i contenuti. Se penso alla fatica nera che ho fatto il primo anno a districare tutta la matassa wordpress, non so se lo rifarei. Tengo l’impegno del martedì e venerdì per una mia forma di autodisciplina, ma i contenuti sono freschi, sull’onda dell’emotività. E’ raro che programmi post con settimane di anticipo, a parte le Pillole, non capita mai. Anch’io scrivo sull’onda del momento e mi pare che sia infinitamente più fresco e vero. Insomma, resisto anche perché a un certo punto siete arrivati voi a darmi man forte!
      Bello che possiamo vederci a Torino, vi aspetto. E’ una città che ti sorprenderà, goditela, godiamocela.
      Baci

  • Sandra

    3 anni ma io sono arrivata negli ultimi tempi. Sì, l’idea di promuoversi era alla base del mio primo blog, poi chiuso, e servì allo scopo, almeno un po’, anche se non riuscii a creare una community di autori, altro obiettivo, perché per una serie di giri che non sto a spiegare il mio pubblico era prevalentemente composto da creative scrap e aspiranti mamme in difficoltà, due temi comunque a me vicinissimi. Chiuso quello l’obiettivo è stato meglio raggiunto con il blog attuale, grazie a una maggior consapevolezza. Proporre contenuti interessanti e autentici non è sempre facile, anzi, i momenti di stanchezza arrivano, ci si chiede se ne valga la pena, ecco. Poi, quasi magicamente, si arriva sempre a un buon motivo per andare avanti. Auguri per questo compleanno, in attesa di Torino, noi verremo la domenica.

    • Elena

      Cara Sandra, anche se successivo il tuo arrivo ha portato allegro tra le Volpi! Mi rinfranca pensare che non sono l’unica ad aver immaginato uno blog su un romanzo, un’idea che a pensarci adesso è davvero folle. Per fortuna si impara dagli errori. Nel mio caso ho semplicemente cambiato leggermente direzione al blog ma anche chiudere e aprirne uno ex novo è una buona idea. La cosa es importante è essere ciò che sentiamo di essere, il resto verrà. Sai cosa mi rammarica di più? Che non riesco a coinvolgere più assiduamente un pubblico anche maschile. Credo molti nello scambio, questo è un cruccio su cui debbo pensare… Qualche idea? Arrivederci a Torino allora

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